Il nuovo ministro della Difesa francese sarà la 54enne di estrazione socialista Florence Parly, “una discreta alla guida delle Forze armate”, come ha titolato Le Figaro. Come era prevedibile, infatti, il rimpasto di governo successivo alla schiacciante vittoria del fronte Macron al secondo turno delle elezioni parlamentari, ha per lo più coinvolto i membri dell’esecutivo di Edouard Philippe appartenenti a MoDem. Il piccolo partito, alleato di En Marche, è attraversato dallo scandalo legato agli assistenti che in Francia sarebbero stati pagati con i fondi per quelli destinati al Parlamento europeo. Tra gli esponenti coinvolti, oltre al leader del MoDem Francois Bayrou, costretto a lasciare il ministero della giustizia, anche l’ormai ex ministro della Difesa Sylvie Goulard, che già qualche giorno fa aveva annunciato il proprio passo indietro per “dimostrare liberamente la propria buona fede”. Al posto di Goulard arriva dunque Florence Parly, già ministro del Bilancio, nei primi anni 2000, nel governo socialista di Lionel Jospin, con esperienza tra l’altro in Air France ai tempi della fusione con KLM, e attualmente direttrice generale della società ferroviaria francese SNCF Voyageurs.
Per quanto riguarda gli altri dimissionari, al posto di Bayrou, promotore tra l’altro della campagna di “moralizzazione” della politica che è stato elemento centrale della campagna presidenziale di Macron, arriva l’avvocatessa Nicole Belloubet. “Ho scelto di non esporre il governo e Emmanuel Macron a una campagna di falsità”, ha detto il leader di MoDem. Nathalie Loiseau sarà invece il nuovo ministro per gli Affari europei, al posto di Marielle de Sarnez, altra dimissionaria del Movimento Democratico. Nonostante il rimpasto, l’alleanza tra En Marche e MoDem, che insieme contano 350 seggi su 577 in Assemblea nazionale, non sembra in discussione. Il MoDem “resta uno dei pilastri della maggioranza”, ha detto il primo ministro Philippe. D’altronde, nel rimpasto non sono mancate nuove nomine, seppure di minore profilo, per i democratici.