Partita la produzione degli Eurofighter per il Kuwait

Di Michela Della Maggesa

Mentre festeggia l’ultima commessa arrivata dal Qatar, il consorzio Eurofighter GmbH (di cui fanno parte Regno Unito, Germania, Italia e Spagna e che si occupa della produzione e dello sviluppo del Typhoon) ha comunicato l’avvio da parte di Leonardo, capocommessa, e delle imprese partner (Airbus e BAE Systems) della produzione della versione più avanzata del caccia, quella destinata al Kuwait. I 28 Eurofighter di tranche 3, acquisiti dal Kuwait nel 2016, saranno infatti equipaggiati con il radar a scansione elettronica Captor-E e con altri sistemi aggiuntivi, che aumenteranno notevolmente le prestazioni del sistema d’arma europeo.

L’attività connessa alla produzione è stata attivata subito dopo la firma per rispettare gli impegni contrattuali con il cliente, l’ottavo per il programma, mobilitando – fa sapere il consorzio – tutta la catena dei fornitori, unitamente all’impegno per i Long Lead Time items. “Le attività di produzione sono iniziate nella seconda metà del 2016”. Ha spiegato Giancarlo Mezzanatto, Eurofighter Programme Unit Vice President di Leonardo Aircraft Division, sottolineando che queste sono in linea con i piani e in qualche caso avanti rispetto allo schedule. “Il rivestimento della prima ala sinistra prodotta da Leonardo (a Torino-Caselle si produce tutta l’ala sinistra del caccia, ndr) e l’ala destra costruita in Spagna da Airbus Defence & Space sono stati completati e il loro assemblaggio comincerà prima della fine dell’anno”.

La prima sezione di fusoliera posteriore entrerà nella seconda fase di assemblaggio nel 2018 con Leonardo, mentre la fase 1 per i primi cinque velivoli è già cominciata negli stabilimenti di BAE Systems. La sezione centrale invece, prodotta da Airbus DS in Germania comincerà ad essere assemblata nella prima metà del 2018, dopo aver completato il pre-assemblaggio. “Tutto secondo i piani”. Ha detto Mezzanotto.  Intanto, un modello in scala del caccia Eurofighter sarà in mostra fino al 14 dicembre al Gulf Defence & Aerospace di Kuwait City, assieme ad un Eurofighter Combat Edge Wall che illustrerà le capacità del velivolo nei differenti scenari.

Il pacchetto di capacità per il Kuwait prevede oltre all’E-Scan, di cui il Paese del Golfo è cliente di lancio, l’integrazione dei missili Storm Shadow e Brimstone e di altri sistemi aria-superficie. “Questa configurazione (i caccia del Kuwait avranno la stessa configurazione degli Eurofighter dell’Aeronautica militare italiana, ndr) prevede  – spiega ancora il responsabile di Leonardo – l’integrazione di un avanzato pod di designazione laser (lo Sniper di Lokheed Martin), quella del pod DRS-Cubic ACMI P5 e di un sistema di ausilio alla navigazione (VOR) migliorato”. In corso anche le attività per la costruzione delle infrastrutture in loco destinate ad ospitare il velivolo. Le consegne degli Eurofighter al Kuwait, che vuole i suoi Typhoon dotati anche di capacità antinave, cominceranno nel 2020 e si concluderanno nel 2023. Il contratto include anche supporto per i primi tre anni di attività con un’opzione per altri cinque.