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Il ministro della Difesa Roberta Pinotti è atterrata oggi all’aeroporto internazionale di New Delhi, al termine della sua visita in Afghanistan, per recarsi alla sede dell’ambasciata d’Italia in India. È qui infatti che risiedono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò italiani trattenuti nel Paese da più di due anni con l’accusa di avere ucciso due pescatori del Kerala durante un’attività antipirateria a bordo del mercantile Enrica Lexie. L’Ansa riporta che fonti diplomatiche italiane hanno dichiarato all’agenzia che la visita “ha un carattere privato ed è motivata dalla volontà di manifestare la vicinanza del governo italiano ai due militari”.
La visita del titolare della Difesa giunge a ridosso della decisione della Corte suprema indiana che ha autorizzato ieri il rinnovo per altri due anni delle garanzie bancarie legate alla libertà provvisoria dietro cauzione dei due fucilieri di Marina. “Un altro paradossale tocco a uno scenario surreale” – afferma indignato l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi – “umiliante per l’Italia e le sue Forze Armate. La decisione indiana convalida anzitutto lo stato di fermo, del tutto illegale per il diritto internazionale dei nostri due fucilieri”.
Per rispondere alle polemiche contro il comportamento molle del governo italiano in questa vicenda, il ministro Pinotti ha dichiarato di recente a Radio 24 che “Dobbiamo trovare un’intesa con l’India altrimenti andremo all’arbitrato internazionale”.