Pinotti, gli Stati Uniti soddisfatti dell’impegno italiano

Di Andrea Jorma Buonfrate

Da Washington, il ministro Roberta Pinotti riferisce lo svolgimento dalla sua visita al Pentagono, dove ha incontrato il suo omologo al dipartimento della difesa americano Mattis. L’incontro ha sottolineato il forte legame che intercorre fra il nostro paese e gli Stati Uniti, soprattutto in materia di difesa ed enforcement militare. “Non c’è stata alcuna richiesta da parte statunitense che l’Italia assuma la leadership di una missione militare in Libia, nè gli americani ci hanno chiesto di fare di più nel paese” chiarisce la Pinotti, secondo quanto riportato dal Corriere, a margine dell’incontro fra il ministro e Mattis al Pentagono.

E’ numerosa la forza italiana dislocata nel mondo: 6.400 i soldati italiani impiegati nelle missioni all’estero negli scenari di peacekeeping dall’Afghanistan al Kosovo, Libia, Somalia, dall’Iraq al Gibuti. Un impegno militare davvero imponente quello italiano, pari a 997 milioni di euro stanziati nell’anno fiscale 2017 dal ministero della Difesa per le 31 missioni dislocate in 21 paesi nella sezione del fondo missioni internazionali della legge di bilancio.

In Iraq, il contingente italiano è impegnato nella missione “Prima Partica” dal gennaio 2015, con 90 forze di polizia impegnate nell’addestramento dell’esercito iracheno. Adesso, dopo la presa della città di Mosul, la Pinotti sottolinea che “è fondamentale che quella città abbia una situazione di controllo dal punto di vista della stabilità – aggiungendo la necessità di – rimodulare quello che stanno facendo i nostri uomini in base ad esigenze sul territorio”.

Non solo, anche in Libia i militari italiani (quasi 300 militari secondo il Corriere) sono impegnati in missioni di addestramento della Guardia Costiera locale, attraverso l’operazione “Ippocrate” nella città di Misurata per il supporto logistico e sanitario della popolazione. Per quanto riguardo i presidi marittimi, le missioni italiane “Atalanta”, “Mare Sicuro” e “Sophia” sono dislocate in funzione di antipirateria e antiscafisti con oltre 1400 uomini all’attivo. In questo senso, la Pinotti rassicura riguardo l’appoggio internazionale al riguardo:”L’attivismo e la presenza dell’Italia nei vari teatri sono riconosciuti sia da Washington che dalla Coalizione Internazionale”.

 

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