Pratt & Whitney, costruttore del motore F135 che equipaggia le tre versioni del caccia JSF, ha annunciato, si legge su Jane’s, che si accollerà i costi di retrofit per i 156 motori già consegnati al Pentagono. La decisione è stata assunta dopo l’incidente che il 23 giugno scorso aveva portato alla messa a terra dell’intera flotta e alla sospensione delle consegne dell’F135. La società – fa sapere Christopher Bogdan, program manager del programma per conto dell’Usaf – ha altresì deciso di dividere con il Governo i costi di ogni futuro cambiamento al design del motore che si dovesse rendere necessario.
“Questa decisione è ottima”. Ha commentato il generale. “Dal punto di vista tecnico e da quello industriale. Pratt ha riconosciuto che questo problema deve avere rapida soluzione”. Stando a quanto riportato, una soluzione sarebbe già stata messa a punto, soluzione che, adesso in fase di verifica, verrà presentata da Pratt & Whitney nelle prossime settimane. I costi di retrofit non sono stati comunicati, ma non dovrebbero essere alti, così come il lavoro in sé definitivo “relativamente semplice” da fonti ufficiali, dal momento che dovrebbe riguardare solo una piccola sezione della struttura. Intanto proseguono le negoziazioni per gli ulteriori lotti del caccia, sia per le aerostrutture, sia per i motori.