“Dobbiamo tornare sulla Luna, realizzando una stazione spaziale e poi andare su Marte. I tempi sono maturi”. Così l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea, Paolo Nespoli, durante il suo primo collegamento da Houston, dopo il rientro a Terra dalla sua terza missione di lunga durata sulla Stazione spaziale internazionale, dove ha trascorso 139 giorni. “Sono un lavoratore spaziale – ha detto l’astronauta ai giornalisti presenti nella sede Asi – a disposizione della ricerca. Siamo le braccia e gli occhi degli scienziati sulla Terra”. A Houston Nespoli sta effettuando la riabilitazione post missione, che durerà una ventina di giorni, dal momento che “i muscoli non sono più abituati a sostenere la testa”.
“La microgravità – spiega Paolo Nespoli – è molto bella. Dormire è una pace assoluta. Certo ci sono effetti secondari perché il corpo è fatto per stare in condizioni di gravità. Gli occhi mi si sono gonfiati, si sono irritati, me ne vale la pena”. A chi gli chiedeva se avesse avuto un momento di cedimento o di paura nello spazio, Nespoli ha risposto: “Non ho mai avuto paura, neanche al momento del rientro, siamo addestrati per questo. Ho avuto ansia solo quando ho agganciato il veicolo di rifornimento”. “Tutti dovrebbero andare nello spazio. Io vorrei tornarci da turista”. Ha detto -. “Probabilmente per me non ci saranno altre missioni e devo cercare di capire cosa fare da grande. Mi sto guardando attorno”. E a proposito della Stazione spaziale intrenazionale, l’astronauta italiano ha detto: “Si tratta di un laboratorio importante per le Agenzie spaziali e per tutto il mondo. Lassù si riescono a fare cose che sulla Terra sono impossibili”.
l’Astronauta è rientrato a terra lo scorso 14 dicembre alle 9:37, assieme ai colleghi dell’Agenzia spaziale russa, Sergey Ryazansky, e al comandante della Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta della Nasa, Randy Bresnik, con la navetta Soyuz MS-05. Nespoli con la missione VITA ha stabilito un nuovo record di permanenza nello spazio per un astronauta italiano con 313 giorni trascorsi fuori dall’atmosfera terrestre, sommando a quest’ultima, la missione Esperia del 2007 e MagISStra del 2010. Nespoli, 60 anni compiuti lo scorso 6 aprile, detiene anche il primato di astronauta europeo meno giovane ad essere stato lanciato nello spazio. In una classifica mondiale si posiziona al terzo posto tra i viaggiatori spaziali professionisti, dopo gli americani John Glenn e Story Musgrave.