È lo stesso amministratore delegato di Leonardo a rispondere ai mercati, dopo il calo in Borsa del titolo, a seguito della presentazione del piano industriale 2018-2022, che ha annunciato le strategie di crescita della società. “Credo che questi numeri siano estremamente importanti, dovremmo essere in grado di convincere il mercato realizzando quello che abbiamo promesso”. “Il fatto che nel 2018 abbiamo dato una guidance di cash flow al di sotto delle attese ci faceva attendere una reazione negativa”, ha aggiunto, ricordando le aspettative di crescita degli ordini, sopra il 6%, ricavi tra il 5 e il 6% e ebitda, tra l’8 e il 10%. “Questa è la base da cui partiamo, il nostro focus è realizzare quello che abbiamo promesso. Quello presentato oggi è un piano ambizioso che costruisce la crescita in modo sostenibile nel tempo”. “Le revenues non crescono nel 2018 perché il fatto che abbiamo avuto un rallentamento negli ordini 2017 si ribalta sui ricavi del 2018. Ma non siamo preoccupati”.
A proposito di alcuni dei dossier aperti sul tavolo di Leonardo, Profumo ha spiegato in conferenza stampa la posizione dell’azienda, a cominciare dall’eventuale quotazione della controllata statunitense DRS Technologies. “L’IPO può aspettare – ha detto -. Il 2018 è un anno con numerosissimi eventi per l’azienda, per la quale è prevista un’ulteriore crescita del fatturato e dell’ebita, c’e’ un importante tender su T-X (gli addestratori destinati all’Us Air Force, a cui Leonardo ha risposto con il 346, ndr), per cui la valorizzazione attraverso l’Ipo può aspettare”. Conferme anche per quanto riguarda le società partecipate rispettivamente al 25% e al 50%, ovvero la società missilistica europea Mbda e il costruttore di velivoli regionali Atr. “Non abbiamo intenzione di vendere Mbda e Atr è una buona partnership (con Airbus) che sta dando buoni prodotti e buoni risultati”. Sempre a proposito della società di Tolosa, Profumo ha spiegato la volontà di volerne accelerarne la crescita mediante nuovi investimenti “da discutere con Airbus”. Un cenno a margine anche riguardo le prossime elezioni politiche. “Vediamo – scrivono le agenzie – cosa succederà il 4 marzo. Personalmente sono sereno, abbiamo fatto in pochi mesi tutto quello che doveva essere fatto. Poi se ci sarà un nuovo governo, deciderà quello che crede”.