Pronta a partire la nuova sentinella di Thales Alenia Space

Di Stefano Pioppi

Partirà venerdì 22 aprile alle 23:02 CEST dalla base europea di Kourou, Guiana Francese, la nuova sentinella di Copernicus: il Sentinel-1B.
La nuova sentinella andrà a completare un network satellitare in grado di fornire un’osservazione accuratissima del nostro pianeta. In particolare, il Sentinel-1B si occuperà insieme al gemello -1A (lanciato nell’aprile 2014) del monitoraggio delle regioni polari, completamente al buio durante l’inverno, e della mappatura delle foreste tropicali, spesso coperte da spesse nuvole. Il Sentinel-1B rivolgerà i propri radar anche sugli oceani, monitorando i ghiacci, le maree nere, i venti e le correnti. La missione Sentinel-1 (la prima delle sei del sistema Copernicus) si struttura su due satelliti posti in orbita polare, attivi giorno e notte, e operanti attraverso un sistema radar ad apertura sintetica a banda C (C-Sar) che permette di acquisire immagini indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e dall’alternanza buio-luce.
Copernicus è il programma europeo di monitoraggio ambientale, anche conosciuto come Gmes (Global monitoring for environment and security), un complesso programma di osservazione satellitare della Terra lanciato nel 1998 dalla Commissione europea e da un pool di agenzie spaziali. Tale sforzo congiunto di Commissione europea, Esa e agenzie spaziali nazionali, tra cui l’Agenzia spaziale italiana, rappresenta il contributo europeo al Global Earth observation system of systems (Geoss).
Il Sentinel-1B è stato sviluppato da un consorzio di imprese europee guidate da Thales Alenia Space Italia. La joint venture Finmeccanica-Thales è prime contractor della sentinella in rampa di lancio, così come della gemella già in orbita e delle prossime -1C e -1D la cui partenza è prevista per il 2021. Il satellite è costituito dalla piattaforma Prima (Piattaforma Italiana Multi Applicativa) il cui sviluppo nasce dall’esperienza acquisita con RADARSAT-2 e COSMO-SkyMed. La massa totale del veicolo spaziale al momento del lancio sarà di circa 2 300 kg, che saranno spediti in orbita attraverso il lanciatore russo Soyuz.

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