Prosegue l’impegno dell’Europa su Copernicus, contratto a TAS per altre due Sentinelle

Di Michela Della Maggesa

Firmato oggi a Roma il contratto da circa 400 milioni di euro, per la realizzazione dei satelliti Sentinel 1C e 1D, parte del programma europeo Copernicus. I due satelliti saranno realizzati in Italia per conto dell’Esa dal prime contractor Thales Alenia Space (Thales 67% Finmeccanica 33%), rispettivamente entro il 2020 e il 2021, per essere successivamente mandati in orbita con un lanciatore della classe Soyuz. Le nuove Sentinelle si aggiungeranno a Sentinel 1A, in orbita dal 2014 e a Sentinel 1B, che sarà lanciato nel 2016. “Sentinel 1A ha stabilito nuovi standard nell’osservazione della Terra, grazie alla quantità e qualità dei dati forniti”. Ha detto a Roma Volker Liebig, direttore Esrin e responsabile Esa programmi di osservazione della Terra. “Assieme ai nostri partner andiamo avanti con grande slancio”. L’obiettivo del programma è garantire all’Europa una reale indipendenza nel rilevamento e nella gestione dei dati sulla salute della Terra, supportando così le necessità delle politiche ambientali pubbliche europee. “La Commissione europea porta in Esa il mandato politico del programma – spiega a margine della firma, il responsabile Esa del programma Copernicus, Guido Laurini – e permette una programmazione certa e di lungo periodo”. “Copernicus – ha aggiunto Mauro Facchini, responsabile del programma in seno alla Commissione Ue – è la dimostrazione dell’impegno che stiamo mettendo nei programmi spaziali, dove sono stati stanziati 12 miliardi per il periodo 2014-2020”. Finanziamenti questi che riguardano non solo il programma Copernicus, ma anche Galileo e la parte scientifica (Horizon 2020). Diversamente dalle prime Sentinelle, C e D saranno interamente finanziati dalla Commissione Ue, che ne diverrà proprietaria una volta in orbita e metterà a disposizione dell’utenza i dati gratuitamente. “I dati saranno accessibili a tutti – spiega Facchini – e questo farà da leva per lo sviluppo di nuove applicazioni”. “L’Italia – ha detto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston – sta facendo investimenti di lungo periodo nel settore dell’osservazione della Terra, Cosmo-SkyMed e Copernicus ne sono l’esempio principale, e disporrà di infrastrutture spaziali e applicazioni specifiche uniche, capaci di dare grande impulso alla new economy”. Il programma Copernicus sarà a livello mondiale il quarto generatore di dati, grazie anche alla futura capacità delle Sentinelle di coprire ogni aspetto dell’osservazione della Terra (radar, infrarosso e ottico).
“Oggi – ha dichiarato Donato Amoroso, amministratore delegato Thales Alenia Space Italia – si conclude un grande lavoro, che conferma il nostro ruolo in Europa e le nostre capacità nel campo dell’osservazione radar”. Come per i satelliti Sentinel 1A e 1B, Thales Alenia Space Italia, in qualità di capocommessa, avrà la responsabilità della progettazione, sviluppo e integrazione dei satelliti Sentinel 1C e 1D che imbarcheranno un radar ad apertura sintetica in banda C, oltre ai sistemi avanzati di gestione e trasmissione dati e il computer di bordo. In particolare, Thales Alenia Space realizzerà i moduli T/R e gli Electronic Front Ends, uno degli aspetti tecnologici più rilevanti del satellite, cuore dell’antenna radar ad apertura sintetica in banda C, che sarà prodotta da AirbusS Defence&Space su specifiche di Thales Alenia Space. Anche sulle nuove Sentinelle saranno coinvolte Telespazio e Selex ES. In particolare, Selex ES contribuirà allo sviluppo delle nuove Sentinelle, equipaggiandole con i sensori d’assetto Autonomous Star Tracker e le unità di potenza CAPS (C-band Antenna Power Supply) e TPSU (Tile Power Supply Unit), indispensabili per il controllo di assetto del satellite e per assicurare la disponibilità continua di immagini radar. Basati sulla piattaforma PRIMA, sviluppata da Thales Alenia Space per conto dell’Agenzia spaziale italiana, i satelliti Copernicus Sentinel 1 C e 1 D avranno un peso al lancio di circa 2.300 kg e osserveranno la Terra da un’altezza di 700 km e con una risoluzione tra i 5 e i 25 metri, a seconda della modalità operativa selezionata. I principali obiettivi della missione Sentinel-1 sono: mappatura delle aree urbane e degli impatti ambientali, monitoraggio dei rischi da movimenti della superficie terrestre, sorveglianza dell’ambiente marino, sicurezza marittima, monitoraggio dei ghiacci marini, monitoraggio delle foreste e dei cambiamenti climatici, immediata risposta dei servizi di emergenza. I programmi Sentinel dell’Esa includono sei famiglie di satelliti ognuna equipaggiata con strumentazione dedicata alla specifica missione di telerilevamento dei dati climatici: Sentinel-1 è progettato per assicurare la continuazione dei dati radar di ERS e Envisat. Il satellite Sentinel 1A è pienamente operativo, mentre il satellite gemello Sentinel 1B è in fase di accettazione a Cannes.