La cultura della sicurezza passa prima di tutto dalla scuola. È per questa ragione che il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e il sottosegretario Marco Minniti, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, hanno firmato a Roma un Protocollo di intesa. L’obiettivo del documento è “sensibilizzare le future classi dirigenti del Paese attraverso iniziative formative e promuovere cultura della sicurezza”, si legge in una nota rilasciata dal Miur. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) e il Ministero puntano in questo modo a creare un sistema collaborativo attraverso la promozione di un vero e proprio Piano nazionale di educazione alla sicurezza rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie. Le iniziative riguarderanno attività di formazione, partecipazione a programmi e progetti di ricerca nazionali e internazionali, organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari volti a promuovere e diffondere cultura della sicurezza.
Se il cittadino è “socio di una intelligence ad azionariato diffuso”, come afferma la Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2015, inevitabile rivolgersi ai più giovani nel loro percorso educativo, e dunque inevitabile la collaborazione con il Miur. La firma di questo protocollo segue l’intesa, ormai strutturata, che il Dis ha stabilito con il mondo accademico-universitario. Il Dipartimento, con la Scuola di formazione, Campus dell’Intelligence, ha finora firmato con le università 17 accordi di collaborazione e 12 convenzioni operative. La collaborazione con il mondo accademico trova espressione anche nelle numerose tappe (finora) del roadshow Intelligence live, che dall’ottobre del 2013 vede l’intelligence raccontarsi nelle principali università italiane.