Rinnovato e ampliato il protocollo d’intesa tra Enac e AM

Di Michela Della Maggesa

È stato firmato ieri il nuovo atto di intesa tra l’Ente nazionale per l’aviazione civile e l’Aeronautica Militare in materia di collaborazione istituzionale negli ambiti di interesse comune nel trasporto aereo e nella navigazione aerea. Il protocollo, che rinnova ed integra un analogo accordo del 2007, è stato firmato dal presidente dell’Enac Vito Riggio e dal capo di stato maggiore Aeronautica Militare Pasquale Preziosa. L’intesa, di durata quadriennale, è finalizzata all’esercizio delle funzioni di regolazione tecnica, controllo, vigilanza, certificazione e rilascio di licenze in materia di fornitura dei servizi di navigazione aerea al traffico aereo generale; allo svolgimento delle funzioni di fornitura dei servizi della navigazione aerea da parte dell’AM nei confronti del traffico aereo generale sugli aeroporti e nello spazio aereo di competenza; al conseguimento della massima armonizzazione delle procedure e interoperabilità dei sistemi civili e militari utilizzati per la fornitura dei servizi di navigazione aerea; alla realizzazione di specifiche collaborazioni nei settori di interesse.

Tra gli aspetti innovativi rispetto al precedente accordo, l’opzione per l’AM di certificazione da parte dell’Enac dell’organizzazione di formazione militare dei controllori di volo, secondo le prescrizioni comunitarie, finalizzate al rilascio della licenza civile di controllore del traffico aereo al personale militare impiegato nei servizi di controllo del traffico aereo generale. Nell’atto viene confermata la possibilità per l’Ente di avvalersi di figure professionali militari in posizione di comando, secondo la normativa di riferimento, oltre che per il settore dello spazio aereo, per le altre aree oggetto di collaborazione civile-militare. L’intesa prevede inoltre, l’istituzione di un comitato misto per la trattazione dell’uso flessibile dello spazio aereo. Tale previsione consente l’archiviazione dell’infrazione eccepita della Commissione europea per mancata attuazione della normativa comunitaria in materia. Il documento verrà ora inviato per approvazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al ministro della Difesa.

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