Sagitta, test bed europeo per nuovi sistemi unmanned

Di Michela Della Maggesa

Airbus Defence and Space ha testato con successo un nuovo tipo di aereo, equipaggiato con nuove ali, che aiuterà a sviluppare futuri sistemi unmanned (UAV) per la produzione di serie. Il dimostratore di un jet senza pilota, che porta il nome di Sagitta, ha volato in autonomo per circa sette minuti, sul sito di Overberg, in Sud Africa, “dimostrando di avere – fa sapere il costruttore – eccellenti caratteristiche di volo”. Il volo ha rappresentato il completamento di una prima fase di collaudi, che ha comportato anche numerosi test a terra. Il dimostratore è il frutto dell’Open Innovation/Sagitta national initiative, lanciata da Airbus nel 2010. Il progetto, partito con uno studio di fattibilità, è portato avanti assieme a Università e centri di ricerca, per sviluppare tecnologie avanzate per il volo unmanned. I criteri di design includono un alto livello di autonomia, profili di missione variabili e bassi livelli di percettibilità del sistema. Per arrivare a questo il team ha utilizzato ricerche accademiche e industriali, sviluppandole ulteriormente sul sito Airbus di Manching. “Con il primo volo di Sagitta abbiamo dimostrato quanto sia proficua la collaborazione tra industria e partner accademici nella ricerca di base”. Ha detto Grazia Vittadini, capo ingegneria in Airbus Defence and Space, aggiungendo che questo progetto velocizzerà lo sviluppo di prodotti per un mercato a forte crescita. Il dimostratore è stato costruito in scala 1:4 e misura 3 metri per 3 metri. È motorizzato con due turbine 300 N. Il suo peso massimo al decollo è di 150 kg.