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Pete Wilson, test pilot di Bae Systems, è stato il primo pilota ad effettuare un salto dallo ski-jump, ovvero una rampa inclinata, con un F-35B. Il lancio è avvenuto il 19 giugno scorso sulla Naval Air Base Station di Patuxent River, nel Maryland, da una rampa posizionata a terra, che riproduceva in tutto e per tutto le condizioni di un decollo da portaerei, ed ha aperto la via ad una serie di test che andranno avanti per le prossime 2 settimane. Le prove serviranno a dimostrare la capacità del velivolo di decollare in sicurezza e di poter operare in modo efficiente dal ponte di volo di una nave. “Ho speso anni per arrivare a questo e centinaia di ore al simulatore – ha detto Wilson -, ma nonostante la preparazione c’è sempre il timore che qualcosa di inaspettato possa succedere”. “Come di solito accade – ha aggiunto – il caccia ha risposto come ci si aspettava ed è stato un piacere”. Bae Systems è coinvolta nella progettazione e nello sviluppo sia del velivolo che della Queen Elizabeth, la portaerei britannica che imbarcherà gli F-35 STOVL, ed ha la responsabilità a che il caccia possa operare perfettamente integrato con la piattaforma. I dati emersi dalla prova saranno utilizzati di qua e di là dell’Atlantico, in particolare a Warton, nel Lancashire, dove gli ingegneri di Bae Systems li utilizzeranno per migliorare i modelli usati per le simulazioni. Sul sito, al centro dello sviluppo delle capacità di attacco del Regno Unito, è presente un simulatore che permette a piloti e tecnici di volare dal ponte della Queen Elizabeth, prima ancora che questo sia fattibile. L’F-35B è pensato per operare da piste cortissime, come nel caso delle portaerei. A differenza di quelle americane, che dispongono di ponti di volo piatti, gli assetti navali italiani, ovvero nave Cavour, e britannici da cui opererà lo STOVL hanno a prua una rampa di lancio inclinata verso l’alto su fine pista.