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Northrop Grumman si è aggiudicata lo sviluppo del nuovo bombardiere (Long Range Strike Bomber – LRS-B) dell’aeronautica statunitense, ovvero il maggior programma militare dal lancio del Joint Strike Fighter. Ad annunciarlo ieri, l’Air Force Secretary, Deborah Lee James. “Questo programma – ha detto il segretario – permetterà all’aeronautica di operare contro le minacce di domani”. “Il processo di selezione – ha detto ancora Debora Lee James – è avvenuto nella massima trasparenza con i nostri partner industriali”. Alla competizione partecipava anche un prototipo di Boeing/Lockheed Martin. Il velivolo andrà a sostituire i B-52 e i B-1.
Il contratto per il “B-3”, costo stimato circa 511 milioni di dollari ad esemplare (al valore 2010), sarà diviso in 2 parti, quello di sviluppo, appena assegnato, di cui ancora non si conosce l’esatto ammontare, anche se la stima iniziale è di circa 20 miliardi di dollari, ed un secondo, che riguarderà il primo lotto di produzione a basso rateo e che coprirà la produzione di 21 bombardieri. I velivoli previsti sono in tutto 100.
La notizia, ottima per il sesto player mondiale nel settore della difesa, ha già riacceso oltreoceano i rumors sulla possibilità di nuovi scenari, ovvero che Boeing, uscita sconfitta, provi a trasformare l’unità velivoli da combattimento di Northrop Grumman in una propria sussidiaria e risulti alla fine la vera vincitrice della gara. Le caratteristiche di questo importante programma sono per lo più ancora sconosciute, anche se è noto che il bombardiere di prossima generazione dovrà essere opzionalmente pilotato e capace di caricare armi convenzionali e nucleari. Una data fornita per l’initial operational capability è il 2025, tuttavia il generale Robin Rand, comandante del Global Strike Command ha dichiarato che questa potrebbe subire cambiamenti. Nessuna notizia nemmeno su dimensioni, peso e payload ed estensione delle caratteristiche stealth del nuovo bombardiere.