I nuraghi della Sardegna verso l’Unesco. Ecco il progetto di CRS4

Di Luigi Romano

Saranno le tecnologie geo-spaziali a portare i nuraghi sardi tra i patrimoni dell’umanità. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi tra il Centro di ricerca regionale CRS4 e l’associazione La Sardegna verso l’Unesco, presentato in conferenza stampa dall’amministratore unico del centro Giacomo Cao (in foto) e dal presidente dell’associazione Michele Cossa. L’iniziativa è stata accolta all’unanimità dal Consiglio Regionale.

“La Sardegna verso l’Unesco” è nata d’altra parte proprio con l’intento di sviluppare la conoscenza del patrimonio culturale della Sardegna, e ha recentemente sottoposto istanza di inclusione dei monumenti della civiltà nuragica alla Commissione italiana Unesco, nella lista del patrimonio dell’umanità. L’esito dell’istanza arriverà solo il prossimo marzo, ma intanto gli oltre seimila siti archeologici inseriti sono ben mappati nel geo-portale Nurnet realizzato dal CRS4. Ci saranno dunque due comitati scientifici, uno umanistico, archeologico e paesaggistico, e uno tecnologico-informatico e aerospaziale.

“Finalmente l’unicità della nostra archeologia diventa centrale nella nostra identità ed economia”, ha detto il presidente Cossa. “Grazie a questa collaborazione la Sardegna potrà contare su una mappatura uniforme, precisa, dettagliata del patrimonio nuragico sardo – ha aggiunto – oggi la tecnologia va a supporto della cultura per sostenere un progetto che attraverso l’Unesco permetterà alla Sardegna di trovare una nuova dimensione, con evidenti ricadute di carattere non solo culturale ma anche e soprattutto economico”. Comincia così “un’avventura straordinaria, profonda e dalle ampie prospettive, avendo ben chiari e scolpiti nel cuore gli insegnamenti atavici che, chi ha popolato questa terra migliaia di anni fa ci ha lasciato attraverso i suoi manufatti più rappresentativi, i nuraghi”, ha rimarcato Cossa.

In quest’avventura partecipa da protagonista il centro CSR3. L’obiettivo? “Dare un concreto apporto tecnologico alla mappatura dei siti attraverso l’uso delle tecnologie Gis, sistemi informativi geografici”, ha spiegato il Prof Giacomo Cao. Ma il geo-portale “è solo un punto di partenza, il supporto dei nostri ricercatori, Roberto Demontis, Eva Lorrai e Laura Muscas, sarà fondamentale per la creazione di una piattaforma web Gis che gestirà i dati relativi alle informazioni di tutto il patrimonio culturale nuragico e pre-nuragico della Sardegna”. L’iniziativa, ha concluso, “consente al CRS4, e più in generale al Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, coordinato da Sardegna Ricerche, di contribuire, ci auguriamo in modo significativo, al raggiungimento di un importante obiettivo in chiave storica e turistica per la nostra Isola, mettendo a frutto alcune tecnologie anche innovative sviluppate all’interno del Centro”.

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