Seafuture & MT 2016 guarda all’estero e punta al refitting

Di Michela Della Maggesa

Sono già 80 le aziende confermate e 54 le marine straniere invitate alla quinta edizione di Seafuture & Maritime Technologies 2016, evento di rilevanza internazionale, presentato ieri a Roma, che si svolgerà sulla Base Navale della Spezia dal 24 al 27 maggio prossimi. L’ambizione è  quella di porsi come piattaforma di business e confronto tecnico-scientifico tra i big player dell’economia del mare, Marina Militare e piccole e medie imprese, con l’obiettivo di attivare e implementare tutte le relazioni tra imprese che hanno il mare come core business: cantieri, shipping, nautica, porti, Marine Militari estere, tecnologie del mare, ambiente e pesca. In programma anche seminari tecnici, organizzati da Segredifesa, aventi ad oggetto unmanned, robotica e stampa 3D. Presenti anche Puglia e Sicilia, regioni che assieme alla Liguria vedono la presenza, a Taranto ed Augusta, degli Arsenali marittimi.
“Seafuture & MT 2016 – ha detto Cristiana Pagni, presidente di La Spezia EPS, Azienda speciale della Camera di Commercio della Spezia – è un hub in grado di creare connessioni di business e sinergie tra big player nazionali ed internazionali, Piccola Media Impresa, mondo accademico e della ricerca, Marina Militare e Marine estere affinché l’innovazione tecnologica e la tutela dell’ambiente diventino il motore per il consolidamento di una rinnovata economia sostenibile del mare. Gli obiettivi principali sono: favorire la sinergia e le interconnessioni tra gli stakeholders e le Istituzioni che a tutti i livelli si occupano di Competitività, Safety & Security nel quadro della politica marittima integrata dell’Unione europea; fare dell’economia del mare, che oggi rappresenta circa 32,6 miliardi di euro del Pil italiano, un volano per il nostro Paese; offrire alla PMI un terreno fertile per stringere accordi che consentano loro di crescere in termini di alleanze, strutture, condivisione di strategie e di tecnologie per arrivare ad ampliare le quote di mercato di tutta la filiera del settore”. “Non è vendendo un singolo prodotto all’estero, che ci si internazionalizza, oggi per affermasi sul mercato globale è necessario far crescere le competenze e stringere alleanze”.
Per questa edizione – che vede come main sponsor aziende del calibro di Finmeccanica, Fincantieri e Mbda –, si conta molto sulla presenza delle Marine Estere, alcune delle quali, come nel caso del Bangladesh, che ha acquisito dall’Italia alcune corvette della Marina Militare per trasformarle in pattugliatori della Guardia Costiera, grazie anche al lavoro di Segredifesa, potrebbero rappresentare un importante sbocco per l’industria nazionale. I nuovi mercati, in particolare nel comparto Difesa, hanno visto l’affermarsi di grandi investitori, come Cina, Brasile, Turchia, e di una fascia di Paesi che hanno bisogno di coniugare l’esigenza di dotazioni militari e civili con budget limitati e tempi di consegna ridotti. In questo senso l’offerta di refitting da parte del sistema industriale italiano rappresenta una buona opportunità.
“Le navi dismesse dalla Marina  –  Ha spiegato l’ammiraglio Roberto Camerini, comandante marittimo Nord della Marina – rappresentano un buon affare per le marine estere più piccole, perché sono garanzia di affidabilità nel tempo in quanto progettate e costruite in Italia dove la cantieristica ed il suo indotto sono espressione di altissimo livello tecnologico”. “Speriamo – ha aggiunto – che molte marine si interessino alla classe Maestrale, di cui ne abbiamo ammodernato 4, mentre altre 4 potrebbero essere vendute ad altri Paesi”. Accanto a questo nuovo e importante filone, i nuovi prodotti dell’industria nazionale. A La Spezia si potranno osservare FREMM e classe Orizzonte. “La manifestazione di quest’anno  – ha proseguito Camerini – segna un salto di qualità. Seafuture & MT 2016 diventa un modo per fare sistema paese. L’obiettivo è di fare cultura marittima e di mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori che ruotano intorno all’economia del mare”. “Molta della nostra economia arriva dal mare, dove la Marina è presente non solo per fini militari, ma anche imprenditoriali, per creare sinergie”. Tre i temi principali che la Forza Armata svilupperà a La Spezia: nuove tecnologie, reffitting e Dual Use.
“Seafuture può lanciare un messaggio di speranza al Paese perché esprime bene le nostre potenzialità in termini di sviluppo, innovazione e competitività”. Afferma il presidente dell’Autorità portuale e del Distretto ligure delle tecnologie marine, senatore Lorenzo Forcieri. “Questa quinta edizione vuole mettere a sistema tutte le eccellenze italiane legate al mare in particolare la ricerca scientifica e tecnologica che tanto può contribuire, purché tempestiva e maggiormente incisiva, ad aumentare la nostra competitività. Se accresciamo la nostra capacità di fare sistema possiamo rivendicare il ruolo strategico che l’Italia ricopre nel Mediterraneo, non solo grazie alle operazioni di solidarietà internazionale e di difesa dei confini dell’Unione europea, ma anche per la sua forza economica”.
 
 

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