Seconda missione per Perlan 2, a bordo anche Enders

Di Michela Della Maggesa

C’era anche Tom Enders, ceo di Airbus Group, in qualità di co-pilota, nel team di volontari della seconda missione di Perlan 2, il primo velivolo senza motore pensato per “toccare” lo spazio. Il volo è stato effettuato sul Minden-Tahoe Municipal Airport, in Usa. Ai comandi dell’aliante pressurizzato, ottimizzato per volare in un’atmosfera simile a quella di Marte, Jim Payne, capo pilota del progetto. Perlan 2 è progettato per cavalcare le correnti ascensionali delle regioni montuose vicino ai poli, in grado di raggiungere la stratosfera. Il primo volo era stato effettuato lo scorso settembre in Oregon. Allora erano stati raggiunti i 5.000 piedi. Adesso il team si sposterà in Patagonia, con l’obiettivo di superare i 90.000 piedi (27.432 metri), oltre quanto fatto dai ricognitori strategici U-2 e SR-71, consentendo la scoperta di nuovi elementi su voli ad alta quota, cambiamenti climatici ed esplorazione spaziale.

 

Anche se privo di motore, l’aliante sarà in grado di raggiungere a quella quota i 644 km orari, mentre la densità dell’aria sarà inferiore del 2% di quella a livello del mare. L’equipaggio respirerà ossigeno puro, fornito da un sistema simile a quello usato nello spazio dagli astronauti. “Questo progetto – ha detto Enders – ispirerà una nuova generazione di pionieri aerospaziali”. Il nuovo record di altitudine sarà tentato entro la fine del 2016. L’aliante è stato sviluppato dal Perlan Project, un’impesa no-profit di cui fanno parte esperti di aerospazio, supportata dal costruttore europeo, da Weather Extreme, United Technologies e BRS Aerospace. Il progetto potrà aprire molti fronti. Potendo operare dalla stratosfera potrà essere di ausilio nella messa a punto di nuovi modelli sui cambiamenti climatici e monitorare il buco dell’ozono. Inoltre servirà a capire se e come velivoli ad ala fissa potranno essere utilizzati sulla superficie marziana.