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Lo spazio rappresenta il 6-7% del Prodotto interno lordo dell’Unione europea. Le analisi dell’Ocse hanno accertato che per ogni euro speso nello spazio vi è un ritorno di 4-5 e che questo dato verrà incrementato di nove volte con il pieno dispiegamento del sistema di posizionamento satellitare europeo Gnss. Con la piena applicazione del sistema, nel solo settore dei trasporti si prevede una crescita di valore di 90 miliardi di euro entro 20 anni.
Questi alcuni dei dati esposti dal direttore esecutivo dell’Agenzia europea (Gsa), Carlo Des Dorides, nella giornata di chiusura del II workshop “GNSS Technology Advances in a Multi-Constellation Framework” (Igaw 2014) svoltosi a Roma alla sede Sogei, il 25 e 26 settembre scorso. A conferma di questa crescente strategicità, lo spazio è stato ufficialmente inserito tra i portafogli della nuova Commissione Ue e riconosciuto quale “Policy Area” dell’Unione nel Trattato di Lisbona. Pedaggi autostradali gestiti via Gnss, applicazioni nell’agricoltura, trattori agricoli e controllo del traffico aereo tramite il sistema di navigazione satellitare Egnos, sistemi di trasporto intelligenti (ITS), navigatori per automobili, gestione del traffico marittimo e ferroviario tramite Galileo: entro il 2020, nell’Ue si prevede che saranno operative oltre un miliardo di apparecchiature Gnss-enabled. “Una crescita che non risentirà delle recenti difficoltà verificatesi nel dispiegamento dei satelliti Galileo”, ha assicurato Des Dorides.
Questa sempre crescente pervasività del Gnss esporrà il sistema ad ogni sorta di attacchi, specialmente cybernetici, ha riconosciuto Marco Lisi, special advisor della Commissione europea sulle politiche spaziali, ma si sta lavorando alla costituzione di una federazione tra i vari sistemi – Gnss –Galileo (Ue), GPS (Usa), Glonass (Russia) e Beidou (Cina) – con l’introduzione di regole e standard comuni per assicurare il dispiegamento di un sistema globale integrato e resiliente agli attacchi. I due giorni di lavori dell’Igaw 2014 sono stati dedicati all’analisi delle prospettive e sfide future delle tecnologie Gnss, con il fondamentale contributo scientifico dei professori Pratap Misra (Tufts University) e Per Enge (Stanford University) e gli interventi tecnici di Francesco Rispoli (Ansdaldo-Sts), Alessandro Neri (Università Roma Tre), Juan Ramon Martin Piedelobo (GMW), Oscar Pozzobon (Qascom), Mario Caporale (Agenzia spaziale italiana), Alessandro del Ninno (Università Luiss) e Roberto Capua, responsabile Sogei per la ricerca e sviluppo Gnss. “L’auspicio è che questa nostra iniziativa possa continuare a contribuire all’ulteriore sviluppo delle tecnologie Gnss – ha concluso il presidente e amministratore delegato di Sogei, Cristiano Cannarsa – nella prospettiva che la connessione tra satelliti e internet porti nel prossimo futuro alla piena implementazione di sistemi di posizionamento esterni ed interni. Questa è ricerca e sviluppo applicata al mondo reale”.