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“L’industria europea è pronta a sviluppare un sistema aereo avanzato a pilotaggio remoto (UAS – European Unmanned Aerial System) di nuova generazione, denominato Male2020”. Lo rende noto in un comunicato Alenia Aermacchi. “A distanza di 11 mesi dalla prima dichiarazione a favore dello sviluppo di un drone europeo – si legge -, le tre principali aziende aeronautiche d’Europa hanno completato una prima fase di definizione del progetto e stabilito ulteriori dettagli per un approccio comune”. Si tratta di Airbus Defence and Space, Dassault Aviation (già capocommessa del dimostratore tecnologico Neuron) e Alenia Aermacchi, che hanno consegnato ai ministeri della Difesa di Francia, Germania e Italia una proposta per portare avanti un programma per un UAS europeo. L’offerta prevede una fase di definizione del progetto, già elaborata da team di sviluppo congiunti di Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi e supportata da un accordo industriale tra le tre aziende per la suddivisione degli investimenti e del lavoro per lanciare il programma Male2020.
La fase di definizione prevede che le tre nazioni mettano a punto, in collaborazione con le rispettive forze aeree e con l’industria europea, i loro requisiti per lo sviluppo di un UAS europeo. La fase di definizione servirà ad evitare costi di sviluppo aggiuntivi nel corso della successiva fase di produzione e a ridurre i rischi tecnici e finanziari. A seguito della finalizzazione di questa prima fase, le nazioni saranno poi chiamate a concordare le ulteriori fasi di sviluppo. Secondo le tre industrie una soluzione affidabile e certificabile potrebbe essere pronta per il 2020. “Abbiamo raggiunto una importante pietra miliare per lo sviluppo di un drone di tipo Male europeo la cui necessità per le nostre forze armate è indiscutibile”. Ha dichiarato Bernhard Gerwert, ceo Airbus Defence and Space. “Siamo fortemente motivati a portare avanti le trattative con le Difese e speriamo di poter presto lanciare la prima fase del programma.” .“Si tratta di un’occasione unica – ha aggiunto Eric Trappier, ceo di Dassault Aviation -, per sviluppare in Europa questa risorsa strategica. Per la prima volta, con il programma Male2020, l’industria dà il via ad un progetto con un pieno accordo in merito alla generale suddivisione delle responsabilità. La proposta per la fase di definizione è stata elaborata da un team di progettazione congiunto, a dimostrazione del forte impegno della nostra industria nei confronti di questo programma”. Per Giuseppe Giordo, ad Alenia Aermacchi questa è “una chiara opportunità per le forze aeree di avvalersi di un sistema autonomo per la sorveglianza in grado di rispondere ai requisiti operativi del futuro. E’ questo il momento di spingere la tecnologia oltre i livelli attuali e garantire così la capacità all’Europa di sviluppare una nuova generazione dei sistemi aerei da difesa mantenendo nell’ambito della nostra industria l’attuale elevato livello di talento e esperienza”.