SpaceX potrà fare lanci militari, finisce il monopolio di ULA

Di Michela Della Maggesa

Si allarga il mercato dei lanciatori, uno dei più promettenti nel prossimo futuro. L’americana SpaceX è stata certificata dall’Usaf per effettuare lanci spaziali militari con il lanciatore Falcon 9. Con questo via libera, la società guidata da Elon Musk, diventerà il secondo provider di lanci spaziali negli Stati Uniti, spezzando il monopolio attualmente detenuto in questo settore da ULA (United Launch Alliance), la joint venture tra Lockheed Martin e Boeing, che opera con i razzi Atlas V e Delta IV, per garantire agli Usa l’accesso allo spazio. A breve la prima opportunità concreta, con la gara per i servizi di lancio dei satelliti GPS III, a cui SpaceX potrà partecipare.
“Si tratta di una grande opportunità sia per l’Aeronautica che per il dipartimento della Difesa”. Ha detto il segretario Usaf, Deborah Lee James. “Per la prima volta da un decennio esiste la possibilità di competere”, ha aggiunto, spiegando come il mercato commerciale abbia abbassato i costi per il contribuente americano e abbia giovato anche al settore militare. “Ringraziamo l’Usaf per la fiducia e cercheremo di servire al meglio la forza armata”. Ha dichiarato il ceo di SpaceX, Elon Musk. Il processo per arrivare alla certificazione è stato lungo e difficile per la società californiana, che si è anche apertamente scontrata con il Pentagono per alcuni contratti rilasciati in blocco a ULA. Intanto la joint venture sta sviluppando un nuovo lanciatore, il Vulcan, concepito per avere costi più bassi di utilizzazione.