L’appello di Tajani a Macron su Fincantieri-Stx

Di Francesco Ressa

La decisione della Francia di far saltare l’intesa tra Fincantieri e Stx, nazionalizzando quest’ultima, ha suscitato stupore e indignazione. Tale scelta sembra infatti andare controcorrente rispetto agli aggettivi “liberale” e “europeista”, da sempre accostati al neo-presidente francese Emmanuel Macron. Il risultato della nazionalizzazione equivale a un’effettiva rinuncia alla creazione di un vero e proprio colosso europeo, che avrebbe potuto porsi come polo strategico dedicato alla cantieristica. In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha affermato che, dal suo punto di vista, non si tratta di “un problema giuridico o di diritto comunitario” ma di un “problema politico”. “Ricordo che il 25 marzo, in occasione del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma – ha spiegato  Tajani – c’era anche la firma della Francia in calce alla dichiarazione che parla di un’industria della difesa più competitiva e integrata. Un obiettivo che va sviluppato in modo congiunto. Su questo Italia, Francia, Germania e Spagna, i grandi Paesi industriali dell’Unione, devono marciare uniti”. Secondo il presidente del Parlamento europeo “c’è bisogno di massima condivisione verso la creazione di campioni europei nell’industria. La logica dei campioni nazionali andava bene diversi anni fa”; l’Italia non deve dunque “rispondere con reciproci protezionismi che non sono più attuali”.