Il caccia russo MiG-35 ha iniziato i primi test di volo presso il sito di Lukhovitsy, nell’oblast di Mosca, e lo ha fatto di fronte al presidente Vladimir Putin, collegato dal Cremlino in video conferenza. Si è trattato del primo collaudo per il caccia di quarta generazione avanzata (4++), sviluppato sulla base del MiG-29 e prodotto dalla Mikoyan. Il Fulcrum-F, così chiamato secondo la nomenclatura Nato, “ha migliorato le caratteristiche tecniche e di volo, ed è dotato dei più moderni sistemi d’arma”, ha ricordato lo stesso Putin. “E’ in grado di seguire dai 10 ai 30 obiettivi in una sola volta e di operare su terra e mare. Si tratta di un velivolo davvero unico e promettente, molto vicino ad essere di quinta generazione”, ha aggiunto il presidente russo. Rispetto ai piani iniziali però, il programma è in ritardo; la produzione in serie inizierà nel 2019, ha spiegato il direttore della United Aircraft Corporation (OAK) Yury Slyusar al presidente.
Il caccia è detto di quarta generazione avanzata perché, pur basandosi su un velivolo di quarta, incarna elementi tipici della quinta generazione. Il MiG-35, apparso per la prima volta all’Aero India di Bangalore nel 2007, presenta infatti bassa osservabilità (sebbene non possieda tecnologia stealth), dispone di radar avanzati (Zhuk-AME), spinta vettoriale, un innovativo sistema di controllo fly-by-wire (sistemi di comando elettronico e digitale), e di una struttura più leggera, in materiali compositi, rispetto al MiG-29, nonostante sia più grande. Proprio questo ultimo aspetto permette di trasportare più carburante e di aumentare l’autonomia di volo.
L’Aeronautica militare russa non ha ancora ufficializzato ordini per il MiG-35, ma si è impegnata all’acquisto di un lotto di 37 caccia, la cui operatività è prevista entro il 2020. Il velivolo, nei piani dell’Aeronautica, andrebbe a rafforzare il potere aereo russo, con particolare riferimento alla superiorità aerea. A testimonianza della rilevanza del programma c’è l’attenzione dell’esecutivo. Ad assistere ai test di volo, oltre a Putin, vi erano il vice premier Dmitry Rogozin, il ministro dell’industria e del commercio Denis Manturov, e il ministro della difesa Sergey Shoygu. Tra gli obiettivi principali del caccia 4++ c’è però l’export. “L’aereo ha anche un buon potenziale di esportazione, visto che più di 30 Paesi operano attivamente un altro modello, il MiG-29, e che questi stessi Paesi hanno una buona infrastruttura per l’utilizzo di tali caccia e dispongono del personale addestrato”, ha detto Putin. Proprio per questo, ai test di volo è seguita la presentazione ufficiale ai potenziali acquirenti stranieri. Tra l’altro ciò è avvenuto a poco più di un mese dalla prima consegna esterna di un altro caccia di quarta generazione avanzata, il SU-35, alla Cina.