Pace fatta tra Leonardo e Raytheon riguardo la competizione avente ad oggetto la vendita di nuovi addestratori all’US Air Force. A quanto trapelato sulla stampa nei giorni scorsi, le parti si sarebbero trovate in pesante disaccordo su alcuni termini dell’accordo sul T-100, velivolo basato sul 346 di Leonardo. Nell’importante gara, si parla di 350 velivoli iniziali, Raytheon si è unita a Leonardo-Finmeccanica, in qualità di prime contractor, a febbraio scorso, dopo che General Dynamics si era sfilata dalla competizione. La cause del contendere, che adesso parrebbero superate, come confermato dalla stessa Finmeccanica, sarebbero state legate, secondo quanto scrive Defence News, a diversi elementi, a cominciare dal ruolo della società italiana, che avrebbe voluto vedere aumentato il proprio coinvolgimento. La questione non è ancora chiara, ma secondo alcune fonti della rivista, alla base delle frizioni ci potrebbero essere anche, oltre alle quote di lavoro sul T-X, la potenziale vendita del velivolo fuori dagli Stati Uniti. Il T-X, in caso di vittoria, sarà assemblato negli Usa, anche se ancora manca un centro di assemblaggio. A competere con il T-100 ci sono Lockheed Martin con KAI, Northrop Grumman e Boeing con Saab.