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“Siete i paladini della stabilizzazione”. Così il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, in collegamento dal Comando operativo di vertice interforze di Roma, si è rivolta agli oltre 6.500 militari italiani impegnati in ben 38 missioni all’estero. La videoconferenza si inserisce nella serie di iniziative organizzate dal dicastero di palazzo Baracchini in vista del prossimo 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate.

LA VIDEOCONFERENZA

Affiancata dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano, pronto a lasciare lunedì l’incarico a Enzo Vecciarelli, e dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, comandante del Coi, il ministro si è rivolto alle donne e agli uomini impegnati nei teatri esteri: “A cento anni dalla vittoria di una guerra sanguinosa che ha fatto solo in Italia più di un milione di morti tra civili e militari, parlare con voi, che nei vari nel mondo siete i paladini della stabilizzazione e intervenite perché i conflitti siano superati e per evitare che si riaccendano, significa parlare con un Paese e di un Paese, la nostra amata Italia, che da tempo ha capito la via giusta per un utilizzo dello strumento militare che persegue lo scopo di assicurare la pace e la stabilità internazionale e, in definitiva, lo sviluppo”.

I CONTINGENTI

In collegamento con Roma, fa sapere la Difesa, c’erano i contingenti impiegati in Afghanistan, Emirati Arabi Uniti, Libano, Kosovo, Iraq, Kuwait, Somalia, Gibuti, Oceano Indiano, Mar Mediterraneo, Libia, Egitto, Turchia, Niger, Lettonia e Albania. Una lista lunga che ben testimonia una proiezione determinata e organizzata, inserita nell’alveo delle missioni targate Nato, Onu e Unione europea. “In questi mesi – ha detto il ministro – ho già visitato diversi teatri e in tutte le occasioni ho avuto modo di incontrare i rappresentanti del governo ospitante e sempre ho ascoltato parole di ammirazione nei vostri confronti e di ringraziamento per il paese: siete una risorsa fondamentale”.

“LO STATO È AL VOSTRO FIANCO”

“È l’occasione giusta per ribadirvi quanto io personalmente sia fiera di voi e quanto lo siano tutti gli italiani – ha aggiunto la Trenta – e quanto io comprenda le vostre difficoltà, la lontananza dalle famiglie”. Difatti, ha rimarcato, “so che è difficile, a volte, ma sappiate che io non mancherò mai di supportarvi, sappiate che lo Stato sarà sempre al vostro fianco”. Ad oggi, l’Italia è impegnata in 40 missioni di cui 38 internazionali in 24 Paesi con circa 6.500 militari. Eppure, la copertura giuridica e finanziaria è scaduta lo scorzo 30 settembre, e ancora si attende la necessaria proroga. Nel decreto che dovrebbe coprire gli impegni fino alla fine dell’anno, dovrebbero già rientrare le riduzione dei contingenti per Afghanistan e Iraq, annunciate anche dal precedente esecutivo. Ieri, a Porta a Porta, il ministro ha fatto il punto della situazione: dall’Afghanistan rientreranno 100 militari subito e altri 100 nei primi mesi del 2019 (“mantenendo la capacità e chiedendo ad altri di sostituirci”); dall’Iraq faranno il loro rientro 50 militari, seguiti entro il primo trimestre del prossimo anno da altri 130.