Dopo gli ordini annunciati all’ultimo salone di Le Bourget per 75 aeromobili – che includono anche 17 nuovi Atr 42-600S nella variante Short Take Off and Landing (STOL) -, pari ad un valore di 1,7 miliardi di dollari, il costruttore italo-francese Atr ha ricevuto ulteriori commesse. In particolare, il vettore rumeno Tarom, storico cliente di Atr, ha reso noto che introdurrà in flotta nove Atr 72-600. I velivoli saranno presi in leasing da Nac e le consegne cominceranno ad ottobre, per proseguire poi per tutto il 2020. L’ammodernamento della flotta attraverso la serie – 600 permetterà a Tarom di consumare il 40% in meno di carburante e di abbattere nella stessa percentuale l’emissione di anidride carbonica rispetto ad altri velivoli regionali. I nuovi aeromobili permetteranno a Tarom di offrire 330.000 posti addizionali ogni anno agli stessi costi operativi, migliorando la connettività sul corto raggio in Romania e supportando lo sviluppo dei trasporti via aerea delle comunità finora isolate.
“Con il 72-600 svilupperemo nuove rotte, incrementeremo le frequenze e la disponibilità di posti”. Ha detto il chief executive officer di Tarom, Madalina Mezei. “Siamo orgogliosi di annoverare Tarom come nuovo cliente”, afferma Martin Møller, presidente di Nordic Aviation Capital “Siamo fiduciosi che l’Atr 72-600 assicurerà al vettore un network efficiente negli anni a venire”. “Tarom ha scelto il nostro velivolo dopo una rigorosa valutazione”. Conclude Stefano Bortoli, ceo di Atr. A luglio scorso, il costruttore di velivoli turboprop ha anche annunciato la nomina di David Brigante, 59 anni, SVP Programs and Customer Services, carica che è partita il 1° agosto.