L’Unione europea della difesa entro il 2025

Di Stefano Pioppi

La difesa comune entro il 2025. Ne è convinto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker che ha tenuto oggi, nell’aula del Parlamento europeo di Strasburgo, il discorso sullo Stato dell’Unione. “Voglio che la nostra Unione diventi un attore globale più forte”, ha spiegato.

Per farlo, Juncker sembra indicare un doppio binario. Primo, integrare pienamente la politica estera: “Per avere più peso nel mondo – ha detto–, dobbiamo essere in grado di prendere decisioni di politica estera più rapidamente. Desidero dunque che gli Stati membri considerino quali decisioni di politica estera possono essere spostate dal voto all’unanimità al voto a maggioranza qualificata. Il Trattato già lo prevede nel caso in cui gli Stati membri siano d’accordo”. Secondo, un’accelerazione sulla difesa comune: “Voglio che ci dedichiamo a maggiori sforzi sulle questioni di difesa”, ha chiarito Juncker. “Un nuovo Fondo europeo di difesa è in arrivo, così come la Cooperazione strutturata permanente (ndr, la cosiddetta Pesco). Abbiamo bisogno di un Unione Europea della Difesa a pieno titolo entro il 2025. Noi ne abbiamo bisogno; la Nato la vuole”.

Presentando la roadmap per l’Ue, e annunciando un Summit Speciale a marzo 2019 – “quando avremo un’Unione a 27” – Juncker ha poi promesso: “avremo concordato su una piena Unione europea della difesa”.

Il 2025 sembra effettivamente una data credibile. D’altronde, nell’ultimo anno e mezzo il progetto ha vissuto una vera e propria accelerazione. La Brexit, l’elezione di Donald Trump e la complessa evoluzione delle minacce (da est e da sud) hanno alimentato la volontà politica a sostegno dell’integrazione di questo delicato settore. A partire dalla Global strategy, presentata a giugno 2016 dall’Alto rappresentante Federica Mogherini, l’Ue ha giocato il proprio rilancio sul tema della difesa comune. Tra i più forti sostenitori c’è l’Italia, che con il ministro Roberta Pinotti si è fatta promotrice di uno sforzo teso a rafforzare il consenso intorno al progetto. Recentemente, nel corso di un evento al Centro Studi Americani di Roma, la Pinotti è stata chiara: “Costruire la Difesa europea è un appuntamento con la storia. Ora o mai più”.