IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), il dimostratore di rientro atmosferico dell’Agenzia Spaziale Europea, partito dallo stabilimento Thales Alenia Space di Torino è giunto oggi presso il Centro ESTEC, dove sarà sottoposto alla campagna di test finale prima di essere spostato per il lancio a Kourou, presso il Centre Spatial Guyanais (CSG).
Il dimostratore ha terminato la fase di sviluppo e completato le attività di integrazione nelle camere pulite di Thales Alenia Space di Torino. Contemporaneamente alla spedizione al Centro di test in ESTEC, stanno andando avanti le prove di recupero del velivolo in mare, sfruttando il mock-up già utilizzato per il Drop Test, il test di discesa e ammaraggio effettuato con successo presso il Poligono Sperimentale di Interforze di Salto di Quirra, in Sardegna, nel Giugno 2013. Le simulazioni delle operazioni di recupero vengono eseguite a largo del porto di Livorno, a bordo della “Nos Aries”, la nave italiana che supporterà le operazioni in oceano Pacifico durante la missione.
Thales Alenia Space Italia è responsabile del progetto, dello sviluppo e dell’integrazione del veicolo IXV ed è a capo di un consorzio formato dalle principali industrie europee, centri di ricerca e università. Il ruolo di primo piano detenuto dall’Italia è stato fortemente supportato dall’Agenzia Spaziale Italiana, che inoltre fornisce Assistenza Tecnica al progetto e contribuisce sia al segmento di terra, con i servizi della base di Malindi, sia al controllo della missione, con i propri equipaggiamenti messi a disposizione al Mission Control Center di Altec. Il lancio, con il vettore europeo Vega, è previsto per Novembre 2014, dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese.
IXV è caratterizzato da un’elevata aerodinamicità ottenuta sfruttando la forma della fusoliera che massimizza la portanza e la manovrabilità; è provvisto di un sistema di guida, navigazione e controllo ad alte prestazioni che utilizza nella fase di rientro atmosferico superfici aerodinamiche controllate automaticamente; è dotato, infine, di uno scudo termico per sostenere le temperature elevate durante la fase di rientro in atmosfera. La separazione da Vega avverrà a 320 km di quota; IXV proseguirà l’ascesa fino a raggiungere la quota di 412 km per poi iniziare la fase di rientro in cui verranno acquisiti i dati sperimentali tramite la strumentazione sia convenzionale che avanzata con cui il veicolo è equipaggiato. La velocità di ingresso in atmosfera sarà di circa 7.7 km/sec a 120 km di quota e quindi tipica di un rientro da orbita bassa (i.e. quella della stazione spaziale).
La missione, di durata complessiva di circa 1 ora e 40 minuti, terminerà, dopo la fase di discesa con il paracadute, con lo splash-down nell’oceano Pacifico, dove il veicolo verrà messo in sicurezza da una nave di recupero appositamente attrezzata. Contemporaneamente sta procedendo l’attività di sviluppo del segmento di terra. Il Mission Control Center, sviluppato ed operato da ALTEC a Torino, sarà il cuore dell’intera missione.