Parte oggi in Norvegia la “Trident Juncture 2018”, che si configura come la più importante attività addestrativa organizzata dall’Alleanza Atlantica dalla fine della guerra fredda. A parteciparvi, 50.000 militari schierati, provenienti da 31 diverse nazioni, 150 aerei, 70 navi e oltre 10.000 veicoli terrestri, a cui si aggiungono 90 assetti presenti sulla USS “Harry S. Truman” e 6.000 militari statunitensi. L’esercitazione, che si svolgerà fino al 7 novembre, vede la partecipazione dell’Italia con circa 1.200 uomini e il comando Nato di Napoli. Al comando del contingente italiano, uno dei principali presenti in Norvegia, il generale di Brigata Angelo Michele Ristuccia, comandante della 132^ Brigata corazzata “Ariete”. Nei giorni scorsi, con il completamento del dispositivo militare schierato e il raggiungimento della piena capacità operativa di tutte le unità partecipanti, era terminata la prima fase delle attività operative condotte dalle forze Nato in Norvegia, in aggiunta all’esercitazione. Durante la prima fase denominata “Brilliant Jump II”, sono state testate e verificate le capacità di schieramento in teatro operativo delle diverse forze militari che, approntate nei rispettivi Paesi, hanno raggiunto l’area d’impiego di esercitazione, condotto tutte le attività di ricezione, preparazione avanzata, trasferimento verso le pianificate zone di attesa, addestramento e integrazione, testando le procedure standardizzate di schieramento ed assunzione dei dispositivi in previsione di un impiego simulato in un ambiente simulato di reale operazione. Le Forze Armate Italiane partecipano a questo importante evento internazionale con un dispositivo formato dagli assetti principali dell’Esercito che, con il coordinamento del NRDC (Nato Rapid Deployble Corps) di Solbiate Olona, compongono la VJTF Land Brigade (Very High Readiness Joint Task Force), attuale punta di lancia dell’Alleanza. Con questa operazione la Nato punta infatti a testare le proprie capacità di riposta rapida da dislocare in caso di minaccia