Vitrociset all’Idef in Turchia tra conferme e nuove collaborazioni

Di Stefano Pioppi

Nuove partnership e importanti conferme. Questi i risultati della partecipazione di Vitrociset al salone Idef di Istanbul. Per l’azienda guidata da Paolo Solferino, che da cinque anni opera in Turchia con una propria sede ad Ankara, l’obiettivo è aumentare i 10 milioni di euro di fatturato registrati nell’ultimo biennio nel Paese. Tra le importanti conferme rientra la collaborazione con la società turca Roketsan per l’ammodernamento del Firing Range di Karapinar, attività per cui Vitrociset può vantare oltre 20 anni di conduzione, gestione, evoluzione e ammodernamento del Poligono Interforze di Salto di Quirra, in Sardegna, il più esteso air/land/sea test range europeo. Per il poligono turco, il progetto “procede con soddisfazione sia della Roketsan, sia del ministero della Difesa turco, e ciò lascia ben sperare verso lo sviluppo di nuove opportunità per entrambe le aziende”, fa sapere Vitrociset. Confermata anche la partnership con Selex-ES nello sviluppo di programmi di controllo del traffico aereo, mentre resta la volontà di estendere questa cooperazione anche a programmi di controllo del traffico navale costiero e alla sicurezza dei trasporti su strada.

Le novità dall’Idef di Istanbul riguardano invece due Memorandum of Understanding (MoU) firmati dalla società italiana. Il primo con Tubitak, azienda che si occupa di progetti di ricerca e sviluppo, in ambito militare e civile, per conto del governo turco, per il trasferimento di tecnologia italiana, con l’intento di realizzare prototipi adatti alle esigenze del mercato turco. Il secondo con Aselsan, azienda turca leader in ambito Difesa, per la realizzazione di un radar, un jammer, un’ottica e un sistema di comando e controllo, capace di intercettare un drone, amico o nemico, ad una distanza di circa 4 km, di osservarlo mediante l’ottica, disturbarlo mediante il jammer (soft kill) e, se nemico, eventualmente distruggerlo (hard kill). Difatti, Vitrociset è tra i leader leader nella gestione dei droni anche attraverso il Programma Swarm. Il MoU prevede così l’integrazione dei due sistemi a vantaggio di un’unica soluzione per i mercati turco, italiano ed estero. “Il primo passo di un lungo e soddisfacente percorso di visione strategica, di condivisione di obiettivi e quindi di sviluppo e soddisfazione reciproca”, ha auspicato il direttore Corporate development & strategy Gianluca Baldassarre. “La Turchia e l’Italia – ha aggiunto – sono paesi meravigliosi, ricchi di storia e di tradizione, entrambi favoriti da una posizione geografica strategica per lo sviluppo commerciale e per il turismo. Il mio augurio è che queste due nazioni possano sempre più collaborare per accrescere la loro competitività nello scacchiere internazionale”.

Al salone turco, Vitrociset ha presentato inoltre una soluzione integrata per far fronte alle minacce della guerra ibrida e asimmetriche. Si tratta di una soluzione che consiste nell’utilizzo di un microdispositivo denominato CyCube, preposto al rilevamento e blocco di intrusioni nella rete informatica, siano esse di natura endogena o esogena, così come di un tool denominato V-Brain preposto alla gestione di asset di automazione industriale (sistemi Scada), che permette la remotizzazione e la comunicazione sicura su mezzi e con policy certificate a compensazione di un gap a tutt’oggi esistente in questo campo. È stato inoltre presentato il sistema IS3, un sistema di comando e controllo con caratteristiche di mobilità, portabilità, connessione a larga banda, integrazione di sistemi legacy e allo stato dell’arte tra asset materiali (sia mobili sia fissi, tipo telecamere, sensori acustici, radar di prossimità, gate elettronici e altri) e umani (personale impiegato in campo con gilet forniti di sensori collegati e consultabili via Lte dagli altri operatori e dalla centrale di comando e controllo) tali da superare alcuni limiti delle soluzioni attuali, e cioè portabilità/mobilità, connessione ad alto bit rate abilitante servizi quali lo streaming video (tramite utilizzo di una rete Lte privata, e quindi anche intrinsecamente sicura), integrazione tra tecnologie di sensori ed attuatori senza preclusione alcuna. “Il sistema IS3 è stato recentemente offerto alla Polizia indonesiana ed ha riscosso grande interesse all’interno della fiera”, fa sapere Vitrociset.

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