Tra dualità e annunci di nuovi investimenti, negli ultimi mesi in molti hanno celebrato le sorti progressive della difesa. Imprese, militari, consulenti ed esponenti del governo hanno abbracciato con entusiasmo quello che emergeva come un nuovo corso per il comparto. Eppure, come un fulmine al ciel sereno (in realtà nell’aria da tempo), ecco l’allarme dell’Istituto Affari Internazionali: rischiamo di perdere uno dei pochi settori ancora d’eccellenza. Lo ha spiegato su AffarInternazionali il vice presidente Michele Nones, secondo cui “la gestione governativa delle spese per la difesa sembra essere precipitata in uno stato confusionale”.
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