Difesa europea e interessi italiani, come evitare il virus

Di Stefano Pioppi

Tra le vittime della pandemia rischiano di finire presto le ambizioni della Difesa europea e, con essa, gli interessi italiani sul tema.

Ieri, Lorenzo Guerini e colleghi si sono ritrovati in teleconferenza per un vertice informale dell’Ue presieduto dall’Alto rappresentante Josep Borrell. A dominare l’agenda è stato il contrasto al virus, come per l’incontro di aprile, quando si decise per un maggior coordinamento tra le rispettive Forze armate. Eppure, con la partecipazione del commissario al Mercato interno, il francese Thierry Breton (da cui dipende la nuova direzione generale per Spazio e Difesa), si è parlato anche delle prospettive industriali per la fase post-pandemica.

L’attenzione si concentra sul fondo Edf. Nella proposta iniziale, la Commissione aveva previsto 13 miliardi per il periodo 2021-2027, dimezzati dai primi negoziati tra Stati membri sul bilancio pluriennale dell’Unione, ora da rivedere alla luce del Covid-19, con la speranza di riportare il fondo ai livelli auspicati.

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