Il ministro Lorenzo Guerini è pronto al debutto nell’Alleanza Atlantica. Inizia domani a Bruxelles il periodico vertice tra i titolari della Difesa, un appuntamento che si preannuncia particolarmente caldo in virtù della nuova crisi siriana. Nonostante la tregua recente, l’azione turca sui curdi continua a preoccupare la Nato. Ankara è membro storico dell’Alleanza, e da più parti si è invocata un’azione comune per cercare di fermarne l’avanzata, con la cautela necessaria a evitarne lo scivolamento nella braccia della Russia.
Non c’è però solo la Siria nell’agenda della ministeriale. Tra Afghanistan e burden sharing, si preparerà il summit di Londra, dove a dicembre i capi di Stato e di governo chiuderanno le celebrazioni per i settant’anni della Nato. Tra i temi caldi c’è la spesa per la difesa, il 2% del Pil entro il 2024. L’argomento è caro agli Stati Uniti, e lo ha dimostrato il rimprovero di Donald Trump al nostro Paese nel corso della visita del presidente Sergio Mattarella. Sulla scia delle parole del capo dello Stato alla Casa Bianca, Guerini porterà avanti la linea italiana, cercando di spingere gli alleati a considerare di più il contributo alle missioni, per cui l’Italia è seconda solo agli Usa…
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