Tra missioni militari e industria, la Difesa può essere la carta per rilanciare la proiezione internazionale del Paese. Domani il ministro Lorenzo Guerini sarà al Pentagono, accolto con gli onori della visita di Stato dal segretario Usa alla Difesa Mark Esper. A oltre due anni dal viaggio americano di Roberta Pinotti, il passaggio è importante, per di più in una fase delicata. Dalla Libia al Medio Oriente, sono molti i dossier su cui gli interessi italiani passano dal consolidamento del rapporto con l’alleato d’oltreoceano.
La scorsa settimana è stata la volta del vice presidente Mike Pence a Roma, mentre a ottobre era arrivato il segretario di Stato Mike Pompeo. Seppur incentrate sui rapporti con il Vaticano, le due visite hanno confermato le possibili convergenze tra le agende di Italia e Stati Uniti. Tre mesi fa il presidente Sergio Mattarella ha incontrato alla Casa Bianca Donald Trump, e anche in quell’occasione i temi della Difesa erano apparsi in primo piano: spese per il settore, Nato ed F-35.
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