Se c’è un settore in grado di esprimere tecnologie all’avanguardia e innovazione, è senza dubbio quello dell’aerospazio e difesa. Prima di altri, tale comparto industriale ha abbracciato tecniche produttive innovative come l’additive manufacturing, tra le colonne portanti dell’Industria 4.0. Eppure, sono ancora molti i campi inesplorati dei processi di fabbricazione additiva, ragion per cui la ricerca procedete spedita.
Va in questa direzione il finanziamento di 8 milioni di euro che il Miur ha concesso al progetto Siadd, acronimo di “Soluzioni innovative per la qualità e la sostenibilità dei processi di additive manufacturing”. Guidato dal Distretto tecnologico aerospaziale pugliese (Dta), il progetto punta a indagare il tema, con un occhio di riguardo agli aspetti ambientali e di benessere del personale. L’obiettivo è ridurre le difettosità con nuovi trattamenti, ma anche alleggerire le strutture metalliche nel settore aerospaziale, aeronautico e marino. Lo sforzo è di “sistema-Paese”: insieme al Dta, partecipano infatti enti di ricerca (tra gli altri, Enea, Cnr e Politecnico di Bari) e aziende (come Avio Aero e Umbra Group). “Ancora una volta – ha spiegato Giuseppe Acierno, presidente del Dta – puntiamo…
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