È arrivato il giorno di Alessandro Profumo. Con l’obiettivo di approvare il bilancio 2016 e di nominare il nuovo consiglio di amministrazione, si riunisce oggi a Roma l’assemblea degli azionisti di Leonardo-Finmeccanica. Dopo il botta e risposta degli ultimi giorni tra il Movimento 5 Stelle e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sulla legittimità della nomina da parte del Tesoro, gli azionisti sono pronti a confermare la scelta di Profumo per la guida del campione nazionale della difesa. Il manager è stato selezionato dal Governo per la “capacità di avere non solo un’esperienza internazionale, ma una visione internazionale, oltre che la capacità di gestire situazioni complesse”, ha spiegato Padoan alla Camera.
Dopo la fase 1 del consolidamento del debito, targata Mauro Moretti e conclusasi con la proposta, dopo sei anni, del pagamento di un dividendo di 0,14 euro per azione, inizia dunque ora la fase 2, quella del rilancio e dello sviluppo internazionale. Ad Alessandro Profumo il compito di gestirla. Tra le sfide da affrontare, e su cui pare che il banchiere sia già a lavoro da settimane, c’è la definizione del rapporto con l’alleato americano e la valorizzazione della partnership con Lockheed Martin soprattutto sul programma F-35.
Segnali incoraggianti non mancano. Dieci giorni fa, il primo F-35 Stovl interamente assemblato presso la Faco italiana di Cameri ha effettuato il roll-out. Intanto, il cda uscente ha approvato i risultati del primo trimestre 2017, registrando nuovi ordini per 2,6 miliardi di euro, redditività in aumento con l’Ebita a +14%, risultato netto ordinario a 78 milioni di euro (+39,3%) e indebitamento netto in riduzione del 22,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Dal salone Idef di Istanbul, è poi arrivata notizia dell’avvio della collaborazione strategica con il neonato Rapid Capability Office dell’Aeronautica britannica per lo sviluppo di nuove tecnologie e capacità. La fase del rilancio internazionale è appena iniziata.
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