Nel futuro dell’Aeronautica militare c’è l’F-35. A dirlo chiaro e tondo davanti alle commissioni riunite della Difesa di Camera e Senato è stato ieri mattina Alberto Rosso. Il capo di stato maggiore dell’AM, tracciando le linee programmatiche della Forza armata, ha puntato sul dossier che maggiormente è fonte di “forte preoccupazione”, come ha precisato il generale, per le incertezze sul programma e per un suo ipotetico calo quantitativo. Secondo Rosso, che ha preso la guida dell’Arma azzurra nel novembre scorso, qualsiasi alternativa sarebbe vecchia, meno efficace e soprattutto più costosa. La preoccupazione non è rivolta solo alle casse dello Stato, ma anche all’industria nazionale “visto l’indotto economico che il programma porta”. Senza dimenticare che il nostro Paese, insieme con il Giappone, è l’unico, come ha spiegato il capo di Sma ai parlamentari, ad aver avuto la possibilità dai partner statunitensi “di impiantare un sito di produzione e assemblaggio (Faco) a Cameri, massimizzando il ritorno industriale e ottenendo indubbi travasi di know-how tecnologico”. Inoltre…
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