VERSO LA DIFESA EUROPEA
Come si muoverà l’Italia nella partita della Difesa europea? Quali opportunità ci sono per l’industria nazionale? C’è davvero il rischio di un’esclusione del nostro Paese rispetto all’emergente asse franco-tedesco? A tutto questo risponderà l’evento “Verso una difesa europea: prospettive industriali e politiche”, organizzato a Roma presso l’Università Lumsa dall’Osservatorio per la stabilità e la sicurezza del Mediterraneo allargato (OssMed) e dall’Osservatorio Germania-Italia-Europa (Ogie), entrambi appartenenti all’ateneo.
Ad aprire i lavori saranno i presidenti dei corsi di laura in Scienze politiche e Relazioni internazionali della Lumsa, Giampaolo Malgeri e Tiziana Di Maio, per poi lasciare l’introduzione al direttore di OssMed Matteo Bressan. Al dibattito moderato dal direttore di Airpress Flavia Giacobbe, parteciperanno il vice presidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, il direttore Informatica, telematica e tecnologie avanzate di SegreDifesa, l’ammiraglio Giuseppe Abbamonte, il direttore Relazioni istituzionali Italia di Leonardo Paolo Messa e il presidente dell’Aiad (la Federazione che riunisce le aziende italiane del comparto) Guido Crosetto.
Tra Pesco, Fondo europeo di difesa e Revisione coordinata annuale, gli sforzi progettuali di Bruxelles stanno diventando realtà. Dopo l’Azione preparatoria per la ricerca (Padr), stanno per partire i progetti del Programma europeo per lo sviluppo industriale (Edidp) per il biennio 2019-2020, con l’obiettivo di spianare la strada all’Edf. Se la proposta della Commissione verrà approvata (un’intesa al trilogo è già stata raggiunta), in ballo ci saranno per il prossimo quadro finanziario 2021-2027 ben 13 miliardi di euro. La posta in gioco è alta, con Francia e Germania che da tempo hanno palesato l’ambizione di essere protagoniste e di fare la parte del leone. E l’Italia? Per scoprirlo, l’appuntamento è alla Lumsa.