22 Giugno

Di Redazione Airpress

UNA PORT AUTHORITY PER L’INTEGRAZIONE

Sarà il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani a chiudere i lavori della tavola rotonda che il Centro Studi Demetra organizza a Roma, presso l’Enac, insieme alla Fondazione 8 ottobre 2001 e con la collaborazione di Save, la Società di gestione dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia. L’obiettivo del convengo è discutere di integrazione infrastrutturale tra porti ed aeroporti e dell’ipotesi di privatizzazione del sistema portuale. Vi hanno aderito i più qualificati esponenti del mondo accademico, imprenditoriale e istituzionale del settore, che interverranno a partire dall’ultima pubblicazione del Centro Studi Demetra: “Port Authority, privatizzazione ed integrazione infrastrutturale”, degli avvocati Pierluigi Di Palma ed Emanuela Lanzi, con prefazione a cura della professoressa Maria Alessandra Sandulli.

Il volume, dodicesima pubblicazione della collana del Centro Studi Demetra “I Quaderni dell’Aviazione Civile”, si inserisce nell’ambito della riflessione avviata da “Demetra”, finalizzata a ipotizzare un’integrazione della gestione delle infrastrutture di porti ed aeroporti, utile allo sviluppo della economia del territorio, dando vita, nel nostro Paese, alla istituzione delle Port Authorities. “Lo studio – spiega il Centro – prende spunto da una concreta ipotesi di polo logistico integrato, rappresentato dalle potenzialità sinergiche di carattere economico-sociale configurabili tra il porto di Taranto e l’aeroporto di Grottaglie: un utile progetto di sviluppo economico, eco-sostenibile, per contrastare la crisi siderurgica della provincia Jonica”. Più in generale, prosegue il Centro Studi Demetra, “tale proposta richiede che si proceda a omologare il quadro normativo vigente in tema di governance portuale, prefigurando un percorso di carattere normativo che affronti il tema della privatizzazione dei porti, prendendo a modello l’assetto ordinamentale del settore degli aeroporti che, dopo venti anni, ha trovato un definitivo assetto ed un generalizzato consenso”.

Difatti, il processo di privatizzazione della portualità è da considerarsi anche l’occasione per un’opera di profonda revisione del Codice della Navigazione, parte marittima, risalente al 1942. La pubblicazione si conclude non a caso con una proposta di legge in materia di “Interventi urgenti nel settore marittimo” che tende a facilitare la discussione politico-istituzionale sul tema.

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