LA CAPACITÀ AEROPORTUALE
La capacità aeroportuale è il tema di una tavola rotonda che mercoledì 3 luglio, il Centro Studi Demetra, insieme alla Fondazione 8 ottobre 2001 e con la collaborazione di Save, Enac, Enav ed Assaeroporti organizza a Roma, presso la Sala Tamburro dell’Enac (in via Gaeta, 3).
L’appuntamento annuale del Centro Studi, giunto ormai alla XIII edizione, si apre con gli indirizzi di saluto da parte del presidente del Comitato scientifico del Centro Studi Demetra, Maria Alessandra Sandulli, e della Presidente della Fondazione 8 ottobre 2001, Adele Pesapane Scarani.
La Tavola Rotonda, introdotta dalla relazione di Pierluigi Di Palma, presidente del Centro Studi Demetra, e le cui conclusioni sono affidate al presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo, vede la partecipazione di: Nadio Di Rienzo, presidente Assoclearance; Emilio Bellingardi, dg di Sacbo; Nico Torrisi, ad di Sac; Monica Scarpa, ad di Save; Lupo Rattazzi, presidente di Neos; Alessio Quaranta, dg dell’Enac; Nicola Maione, presidente dell’Enav; Alessandro Tonetti, chief legal officer di Cassa Depositi e Prestiti; e Fabrizio Palenzona, presidente di Assaeroporti.
L’evento, spiega una nota, “vuole dare vita ad un’importante riflessione sul processo di liberalizzazione e privatizzazione del trasporto aereo avviato in Europa a partire dagli anni ’80 che ha determinato un’accelerazione esponenziale della mobilità aerea, ponendosi come una condizione essenziale per garantire il pieno esplicarsi del diritto alla circolazione di persone e beni nel territorio di ogni Stato membro, così intercettando le sempre maggiori esigenze dei cittadini di viaggiare senza limitazioni in un contesto territoriale, l’Europa, che, non solo geograficamente ma anche culturalmente, oggi, rappresenta l’identità nazionale, quanto meno, delle nuove generazioni”.
In Italia, evidenzia il Centro Studi Demetra, “nel 2018, il settore ha movimentato complessivamente 185 milioni di passeggeri, registrando un incremento del 5,9% rispetto al 2017, con un tasso di crescita superiore rispetto a quello europeo. Infatti, il consistente aumento dei collegamenti aerei continentali con la saturazione dei cieli e delle infrastrutture, anche in ragione di problematiche di carattere ambientale, spinge i voli verso l’Italia con stime prudenziali che prevedono che, nel nostro Paese, nel 2035 si passerà ad oltre 300 milioni di passeggeri”.
Sicché, conclude il comunicato, “è necessario che l’autorità politica, i referenti istituzionali e gli operatori condividano strategie di lungo periodo volte ad affrontare i previsti nuovi volumi di traffico aereo per il necessario ammodernamento degli scali, adottando, nell’immediato, puntuali valutazioni di risk assessment con la contestuale introduzione di misure operative in grado di consentire, ai nostri aeroporti, la possibilità di gestire, in sicurezza, la crescente domanda di collegamenti aerei, senza subire limitazioni per la possibile saturazione della capacità aeroportuale”.