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SARDEGNA REGIONE SPAZIALE

Si terrà venerdì 8 giugno alle ore 15.00 a Cagliari, presso l’auditorium dell’Unione Sarda,  l’evento dal titolo “Sardegna regione spaziale”, organizzato da Airpress in collaborazione con Vitrociset, azienda italiana leader nei servizi per l’ICT. Dopo l’introduzione dell’editore della rivista Paolo Messa, interverranno il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) Nicolò D’Amico e l’amministratore delegato di Vitrociset Paolo Solferino. La tavola rotonda, moderata dal direttore di Airpress Flavia Giacobbe, sarà occasione per fare il punto sulle attività spaziali in Sardegna, una Regione che ha fatto dell’aerospazio un settore strategico del proprio sviluppo. Parteciperanno, inoltre, al dialogo il presidente del distretto aerospaziale sardo Giacomo Cao (Dass) e il professor Massimo Vanzi dell’università di Cagliari. Difatti, l’obiettivo dell’evento è delineare come aziende, istituzioni e mondo della ricerca possano promuovere insieme policy virtuose, partendo dal best case realizzato dalla Regione Sardegna.

Di esempi dell’eccellenza sarda nel comparto ce ne sono d’altronde parecchi. Per citarne uno, a San Basilio, in provincia di Cagliari, si trova il telescopio più grande d’Europa (il Sardinia Radio Telescope, Srt), per il quale, solo qualche settimana fa, sono stati avviati i servizi di comunicazione e navigazione della Sardinia deep space antenna (Sdsa). La nuova infrastruttura, tutta italiana, è il risultato di un’intensa collaborazione che ha coinvolto l’Asi, l’Inaf e l’Università di Cagliari, e permetterà di seguire le maggiori missioni di esplorazione interplanetaria, dalla Luna a Marte, fino allo spazio profondo. L’antenna si lega all’Srt, costruito nel 2006, gestito dall’Inaf, e realizzato con il contributo del Miur, della Regione Sardegna e dell’Asi. Tra le realtà che hanno partecipato alla sua realizzazione anche Vitrociset, l’azienda guidata da Paolo Solferino che vanta in Sardegna una presenza importante, testimoniata tra l’altro dai in sensori installati presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra (Pisq) che hanno monitorato la caduta incontrollata della stazione spaziale cinese Tiangong-1.