Nespoli si mette in lista per Marte nell’ultima infligh call prima del rientro

Di Michela Della Maggesa

Un sentito grazie all’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea (Esa), da parte della ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, che si è collegata oggi con la ISS dalla sede Asi per l’ultima infligh call prima del rientro a Terra, previsto per il 14 dicembre. Il ringraziamento è stato motivato non solo per l’importante attività scientifica svolta in questi mesi da Nespoli sull’avamposto spaziale, ma anche per il fattivo contributo alla campagna del MIUR contro le discriminazioni a scuola #RispettaLeDifferenze, che ha ricevuto 50.000 visualizzazioni. “Il merito non è mio – ha detto Nespoli alla ministra –, ma dello spazio, della Stazione Spaziale Internazionale, che ci danno visibilità e che spesso viene usata per parlare di cose e temi importanti, come quello delle disuguaglianze sociali”.

“Siamo vicini alla fine delle nostre attività – ha detto ancora l’astronauta – ma questo grande laboratorio permanente (frutto di tecnologia anche italiana, ndr) proseguirà nel suo lavoro”.  Tra le domande rivolte dalla ministra Fedeli ad @AstroPaolo, una ha riguardato che cosa gli fosse mancato di più durante la sua permanenza nello spazio. “A parte la famiglia, gli amici e il contatto diretto con la natura niente”. Ha detto Nespoli. “Sei si isolato in un luogo artificiale dove alcuni sensi si spengono, ma ti concentri su quello che hai in più, un luogo dove fare cose che a Terra non potresti replicare”. La ministra dopo aver fatto i complimenti ad uno “splendido sessantenne”, ha chiesto a Nespoli: “su Marte ci vuoi andare?”. “Marte è il sogno di tutti – ha risposto l’astronauta -. Le chiedo fin da ora di mettermi in lista!”.

Nel raccontare alla ministra e ai numerosi ragazzi delle scuole presenti in sala i mesi trascorsi sulla ISS, Paolo Nespoli ha ribadito che, dopo la fase di assemblaggio, la Stazione Spaziale è oggi pienamente utilizzata e sfruttata. “Disponiamo di apparecchiature in ogni modulo e facciamo cose eccezionali. In sei mesi abbiamo fatto 300 esperimenti (12 sono dell’Agenzia spaziale italiana), che hanno avuto a che fare con la scienza della vita (VITA è infatti anche il nome della missione, ndr). Sono soddisfatto di come la missione è progredita. Ogni giorno c’è una sfida, questo significa che c’è ancora molto da scoprire”. “Anche noi governi dobbiamo fare la nostra parte nello spazio – ha sottolineato Valeria Fedeli –, e questo anche per capire l’impatto delle nostre attività sul Pianeta”. “Sulla Terra la visione di quello che abbiamo attorno è limitata – ha risposto Nespoli –. Da quassù è diverso, si vede tutto meglio. Dobbiamo capire – ha aggiunto l’astronauta – come stiamo cambiando il Pianeta, ancora infatti non sappiamo quale sarà l’impatto delle nostre attività sull’ambiente”.

Nespoli ha infine descritto alla ministra e al pubblico l’atterraggio a cui si sta preparando assieme agli altri che rientreranno con lui. “Abbiamo appena fatto alcune prove per testare le tute spaziali e siamo entrati nella capsula (la Soyuz, ndr). Tutta la manovra di rientro è interessante, una serie di eventi catastrofici, come amo defiinirli, che si concludono con un atterraggio “morbido”, ovvero con un impatto simile a quello di un frontale tra un Tir e un’utilitaria, dove tu sei l’utilitaria. Ma come dicono i russi, se esci dalla capsula vuol dire che l’atterraggio è stato morbido”!  Una volta rientrato a Terra, l’astronauta dell’Esa trascorrerà del tempo a Houston, per effettuare come di consueto (Nespoli è alla terza esperienza di lunga durata sulla ISS) una serie di attività post-missione e di riabilitazione fisica. Dopodiché, a metà febbraio  rientrerà in Italia, dove lo attendono in molti, compresa la ministra Valeria Fedeli, con cui andrà in giro per le scuole d’Italia a raccontare ai ragazzi la sua meravigliosa esperienza. Subito dopo l’inflight call in Asi si è tenuto l’evento “Spazio alla Musica!”, un concerto con protagonisti i ragazzi delle scuole superiori e musicisti.