La Nasa di Trump vuole la Luna

Di Michela Della Maggesa

La cosa è nota da tempo: la Nasa vuole tronare sulla Luna. Primi a partire lander e robot, seguiti dagli umani. A dichiararlo il numero uno dell’Agenzia americana, Jim Bridenstine, spiegando che ai programmi di esplorazione spaziale andranno 21 miliardi di dollari per l’anno 2020, “uno dei budget (la richiesta è stata appena presentata) più consistenti di sempre”, metà del quale è destinato proprio all’esplorazione della Luna.

Brindestine, ha parlato di “riusabilità” come elemento fondamentale per il ritorno sulla Luna. “Usando sistemi riutilizzabili, le missioni umane sulla Luna e Marte (poi, ndr) saranno accessibili e sostenibili. A fare eccezione il razzo SLS, per il quale sono stati richiesti 2 miliardi di dollari anche per il 2020. Il programma finora ne è costati 12. “SLS non è riutilizzabile, ma è un pezzo fondamentale dell’architettura che ci consente di fornire riusabilità alla Luna”, ha affermato Bridenstine.

La Nasa prevede di lanciare la prima missione dimostrativa nel 2024 per testare la capacità di discesa sulla superficie lunare. Una seconda missione di prova seguirà nel 2026 ed entro il 2028 dovrebbe esserci il trasferimento dei primi astronauti dalla stazione orbitante Deep Space Gateway sulla Luna, dove rimarranno per una permanenza record di una settimana.

La conquista di Marte è prevista per gli anni ’30. “Andremo sulla Luna nei prossimi dieci anni in un modo che non avevamo mai visto prima. Andremo con nuove tecnologie e sistemi innovativi per esplorare più luoghi sulla superficie di quanto si pensasse fosse possibile. Questa volta, quando andremo sulla Luna, resteremo. E poi useremo ciò che apprenderemo sulla Luna per fare il prossimo salto gigante, Marte”. Dichiara Jim Bridenstine.

Nel budget è finanziata la missione Mars2020, che dovrà riportare sulla Terra un campione del Pianeta Rosso e trasportare un elicottero per l’esplorazione del pianeta. Il budget di Donald Trump contempla anche  nuovi mezzi a disposizione della “Space Force” da lui voluta, così come la cancellazione di tre missioni scientifiche: il Wide-Field Infrared Surved Telescope (WFIRST) PACE e CLARREO.