Un importante step verso la costruzione di una rete di comunicazione quantistica globale. Il National Institute of Information and Communications (Nict) ha, infatti, sviluppato il più piccolo e leggero trasmettitore di comunicazione quantistica, chiamato Small Optical TrAnsponder (Sota), in modo che sia utilizzabile con le strumentazioni a bordo del microsatellite Socrates.
Sota pesa solo 6 kg e le sue dimensioni sono: 17,8 cm di lunghezza, 11,4 cm di larghezza e 26,8 cm di altezza. E’ in grado di trasmettere un segnale laser a terra ad una velocità network di 10 milioni di bit al secondo da un’altitudine di 600 chilometri e ad una velocità di 7 chilometri al secondo.
Il Nict è riuscito a rilevare correttamente il segnale di comunicazione che Sota ha trasmesso alla stazione ottica a terra, nella città di Koganei, vicino a Tokyo. Una dimostrazione davvero importante verso la creazione di una sicura rete di comunicazione satellitarie a lungo raggio, e un passo in avanti nella realizzazione di sistemi comunicativi all’avanguardia stazionanti in orbita. I risultati di questa ricerca, pubblicati sulla rivista Nature Photonics, hanno dimostrato che la comunicazione quantistica satellitare può essere implementata con piccoli satelliti a basso costo, dando allo stesso tempo una spinta favorevole all’industria spaziale.
La prima trasmissione satellitare di tipo quantistico era stata effettuata in Italia, nel Centro di geodesia spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana di Matera e dall’Università di Padova. L’esperimento, pubblicato su Physical Review Letters, era stato presentato dal presidente dell’Asi Roberto Battiston il 23 giugno 2015 presso la sede dell’Agenzia insieme a Paolo Villoresi, coordinatore del gruppo dell’ateneo padovano che ha lavorato alla ricerca, Giuseppe Vallone, prima firma dell’articolo Experimental satellite quantum communications e Giuseppe Bianco, direttore del Centro geodesia spaziale dell’ASI.