Cassini non cessa di stupire, scoperte condizioni per ospitare vita su luna Saturno

Di Airpress online

Condizioni atmosferiche per ospitare forme di vita su una delle lune di Saturno. Ecco quanto scoperto dalla sonda spaziale Cassini dopo dieci anni e prossima alla fine del suo viaggio attorno al “Signore degli Anelli”. Al programma l’Italia ha dato un contributo importante, lavorando assieme all’Agenzia americana Nasa e a quella europea Esa. “C’è una quantità significativa di idrogeno molecolare” ha detto Hunter Waite, direttore del programma per la divisione spaziale e ingegneristica al Southwest Research Institute di San Antonio, che ha sottolineato come ci sia del “potenziale” per forme di vita. Al risultato, si è arrivati analizzando i fumi di gas liberati dal satellite Encelado, una piccola luna con un oceano d’acqua liquida sotto la sua superficie ghiacciata. I livelli di anidride carbonica, idrogeno e metano misurati su Encelado farebbero quindi pensare alla possibilità che alcuni sistemi di microbi potrebbero trovarvi nutrimento. “L’esistenza di questo idrogeno, così come avviene in fondo agli oceani sulla Terra, è una fonte di cibo, possiamo paragonarlo a caramelle per i microbi, mangiano idrogeno e lo trasformano in metano”. L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa per discutere dei risultati ottenuti dalle rilevazioni della sonda Cassini e del telescopio spaziale Hubble.  I risultati sono stati pubblicati su “Science”. Secondo la Nasa, queste scoperte “contribuiranno a informare le future esplorazioni di mondi oceanici, tra cui la prossima missione Europa Clipper che sarà lanciata nel 2020, e la ricerca delle vita fuori dalla Terra”.