Successo a 360 gradi per il lancio di Cygnus, la navicella di Thales Alenia Space partita ieri (poco dopo le 17:00 italiane) dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, a bordo del razzo Atlas V e diretta alla Stazione spaziale internazionale (Iss), su cui si prevede verrà agganciata il prossimo sabato 22 aprile. Per la prima volta, il lancio è stato ripreso con un sistema di telecamere che ne hanno permesso la trasmissione, in diretta streaming, a 360 gradi.
Il video del lancio a tutto tondo per chi se lo fosse perso [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=WbV_zwSFNhA[/youtube]
Il veicolo, costituito dal modulo di servizio e dal modulo cargo pressurizzato (Presurized Cargo Module-PCM), porterà rifornimenti per l’equipaggio, parti di ricambio e attrezzature scientifiche per “dozzine di nuove investigazioni scientifiche”, fa sapere la Nasa, nei campi di astronomia, biologia e crescita dei cristalli, per circa 3mila kg. In più, il modulo trasporta un sistema avanzato per la coltivazione delle piante che aiuterà i ricercatori a comprenderne meglio i meccanismi di crescita nello Spazio. La navicella è stata ribattezzata con il nome di nome di John Glenn, uno degli astronauti della missione Mercury Seven della Nasa e primo statunitense a entrare nell’orbita terrestre, scomparso lo scorso dicembre all’età di 95 anni.
Realizzato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, il veicolo Cygnus è stato sviluppato per conto di Orbital ATK nell’ambito della sua settima missione di rifornimento commerciale alla Iss. Raggiunta la Stazione , la navicella sarà catturata dal braccio robotico e agganciata alla porta Nadir del Nodo 1 dagli astronauti dell’Expedition 51 Thomas Pesquet (Esa) e Peggy Whitson (Nasa). A luglio, completata la sua permanenza sulla Iss e carica di materiale da distruggere, Cygnus sarà poi sganciata dal Nodo 1 per iniziare la fase di rientro, disintegrandosi durante l’ingresso in atmosfera. Durante questa fase, la navicella fornirà ancora un’altra opportunità di ricerca: l’esperimento Saffire III per studiare la propagazione del fuoco in microgravità.
Thales Alenia Space ha fornito moduli cargo ad Orbital ATK fin dall’inizio del Programma. Dopo il primi nove moduli consegnati in base al contratto siglato nel 2009, sono in fase di costruzione altri nove, due dei quali da consegnare nel 2017. Ad oggi i moduli lanciati sono sette, di cui quattro in versione standard e tre in versione enhanced. I nuovi moduli PCM Cygnus, realizzati a Torino utilizzando il nuovo impianto di saldatura (Friction Stir Welding), “prevedono una serie di miglioramenti rispetto agli standard utilizzati nelle precedenti missioni”, fa sapere in una nota la joint venture. In particolare, “il nuovo design – prosegue – presenta soluzioni più leggere ed efficienti per il trasporto del carico, aumentando la capacità sia in termini di massa che di volume e consentendo l’alloggiamento di borse di forma irregolare”.