Campania e Sardegna presentano i loro piani per Marte

Di Michela Della Maggesa

Una sonda su Marte entro il 2027 senza spendere “troppo”. Questo l’ambizioso obiettivo del programma SMS (Small Mission to Mars) presentato oggi a Napoli nell’ambito dell’incontro  “I programmi spaziali nelle politiche di sviluppo dei territori”, organizzato in collaborazione con il Distretto Aerospaziale Campano (DAC) ed il Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS). La missione SMS, di “rilevante contenuto tecnologico”,  prevede l’invio sul Pianeta Rosso di una sonda interamente progettata e realizzata in Italia, grazie all’utilizzo della tecnologia di apertura e protezione termica IRENE sviluppata dal CIRA assieme alla società consortile ALI (Aerospace Laboratory for Innovative components).

Small Mission to Mars – presentata tra gli altri a Niccolò Invidia, presidente Intergruppo Parlamentare per l’Aerospazio – vede come capofila il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali CIRA. All’interno di SMS, che, se finanziata, partirà con un lanciatore Vega, saranno alloggiati specifici payload scientifici e tecnologici. L’attuale piano di sviluppo della missione, frutto del lavoro preliminare congiunto dei distretti, prevede tempi di sviluppo di 7 anni ed, escluso l’acquisto del servizio completo di lancio del Vega, un costo stimato in circa 50 milioni di euro.

“E’ un onore e un privilegio – dichiara il presidente del DASS Giacomo Cao – essere stato scelto quale responsabile scientifico della missione SMS che potrà consentire al Paese di essere annoverato tra i pochissimi al mondo in grado di raggiungere il Pianeta Rosso e sperimentare sullo stesso mediante l’utilizzo di tecnologie nazionali proprietarie. Il progetto è il frutto della messa a sistema di conoscenze e competenze e, non meno importante, del gioco di squadra tra tutti i partner coinvolti, elemento imprescindibile per essere competitivi sul piano internazionale a costi sopportabili per la comunità. Quest’ultimo è l’aspetto forse più significativo per consentire una più agevole valutazione al decisore politico che recepisca la valenza della missione SMS per il sistema Paese”.

La caratteristica principale della missione SMS è, oltre al massimo uso di tecnologia italiana, il contenuto investimento finanziario necessario per la sua realizzazione. Il budget stimato, sulla base di un dettagliato studio preliminare finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa), è infatti molto inferiore a quanto speso dalle principali Agenzie spaziali per missioni similari che sono state effettuate o che sono in corso di sviluppo. In questo i proponenti si inseriscono nel solco della cosiddetta “New Space Economy” e cioè di un nuovo paradigma in cui il processo di riduzioni dei costi e di complessità delle missioni spaziali consente anche a nuovi attori imprenditoriali di realizzare progetti avanzati con ricadute tecnologiche, scientifiche e commerciali.

In particolare, la missione si avvarrà di un nuovo sistema di decelerazione e protezione termica, l’EDL-EntryDescent&Landing basato sull’innovativo scudo termico dispiegabile, progettato dal consorzio ALI e già provato su modelli in scala ridotta presso il Plasma Wind Tunnel del CIRA. Gli scopi scientifici della missione sono: produzione in situ di manufatti attraverso l’utilizzo di risorse disponibili sul suolo marziano, sulla base del brevetto internazionale di proprietà del DASS; mappatura ad alta risoluzione, attraverso un drone, della superficie di Marte con particolare attenzione a quei siti non accessibili ai rover e possibilmente localizzati a latitudini non investigate da precedenti missioni;  analisi delle polveri marziane sia su di una luna del Pianeta Rosso, sia sul suolo marziano ai fini dello studio (fatto ad oggi solo in linea teorica) del cosiddetto toro di Marte.

Per la Regione Campania il DAC “rappresenta un attore fondamentale per la realizzazione e la gestione di un modello industriale a rete in grado di consolidare ed integrare le capacità di tutte le anime industriali del territorio: aviazione commerciale, aviazione generale, spazio e vettori, manutenzione e trasformazione”. Fa sapere il distretto in una nota. Con questo obiettivo, il DAC ha presentato 34 progetti strategici di cui 6 progetti regionali, 20 progetti nazionali, 8 progetti europei, per un totale di investimenti pari a 191 milioni di euro. Per la Sardegna, il DASS, che ha in essere con la Regione attività di supporto alle politiche regionali del settore e della ricerca, studi e sviluppi finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca e innovazione e potenziamento infrastrutturale nel settore aerospaziale, ha contribuito ad attrarre in sei anni dalla sua fondazione investimenti per circa 60 milioni di euro particolarmente rilevanti per lo sviluppo del comparto nel Paese.