Dragon: missione compiuta

Di Michela Della Maggesa

La capsula Dragon di SpaceX è ammarata al largo della Florida alle 8:45 (ora locale) di oggi, completando la sua missione. A darne notizia e a congratularsi con tutto il team, la Nasa dopo il successo del test di prova end-to-end delle capacità di trasporto della capsula (a bordo il manichino Ripley), che ha comportato l’esecuzione di tutte  le manovre di aggancio e sgancio dalla Stazione Spaziale Internazionale nell’ambito del programma “Nasa Commercial Crew Program”.

A questa missione, denominata Demo-1, un passaggio critico sia per l’Agenzia aerospaziale statunitense che per SpaceX e che ha validato la capacità di volare in sicurezza con astronauti a bordo, ne dovrebbe (l’ok definitivo arriverà dopo il completamento di tutti i test) seguire una seconda, a luglio, con due astronauti a bordo: Doug Hurley e Bob Behnken.

Dragon, il primo veicolo spaziale commerciale costruito dagli Usa per operare da suolo americano con lanciatore americano da e verso la ISS dopo lo Shuttle, era partita il 2 marzo dal Kennedy Space Center con un Falcon 9 sempre di SpaceX. La navetta – sottolinea la Nasa – così come l’equipaggio della Stazione sono riusciti a completare con successo il docking automatico al modulo Harmony della ISS, usando nuovi standard internazionali di aggancio.

Adesso i due team lavoreranno per rivedere i dati di volo e convalidare le prestazioni del veicolo primo del primo volo abitato (Demo-2). Tra i test in programma, quello di interruzione della missione (in-flight abort test), necessario la certificazione operativa di Crew Dragon. Lo “splashdown” nell’Atlantico si è verificato a 50 anni dal ritorno della missione Apollo 9, l’ultima navetta con astronauti a bordo ad ammarare sulla East Coast.

Grande soddisfazione per il successo della missione è stata espressa dal numero uno della Nasa, Jim Bridenstine, che su Twitter parla di “un’altra pietra miliare in una nuova era per il volo umano nello spazio”.  A bordo di Crew Dragon, oltre a Ripley, dotato di sensori per avere l’esatta misura delle sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli astronauti a bordo, 180 chilogrammi di materiali e rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale.

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