Un inizio di settimana difficile per i lanciatori spaziali della New Space Economy, o meglio per quelli che più di tutti rappresentano il settore privato che avanza e le economie emergenti con forti aspirazioni spaziali. Nei giorni scorsi infatti, sia SpaceX, sia il programma spaziale cinese hanno registrato problemi con i rispettivi lanciatori di punta.
Domenica, il secondo lancio del potente vettore cinese Long March 5 è fallito. Il razzo è partito con apparente successo, ma subito dopo sono apparsi evidenti i problemi, dovuti a “irregolarità” nella traiettoria del vettore. Lunedì, è stato invece il turno del razzo Falcon 9 di SpaceX. Per il lanciatore di Elon Musk, un avaria al sistema ha fermato il conto alla rovescia dieci secondi prima del lancio, causando il necessario raffreddamento del vettore e lo spostamento del lancio a data da destinarsi. “Stiamo attendendo di avere ulteriori informazioni”, ha spiegato a caldo John Insprucker, responsabile del team di ingegneri della SpaceX, annunciando che il lancio sarebbe stato rinviato. Il lancio sarebbe stato il terzo in meno di due settimane, e aveva lo scopo dell’immissione in orbita geostazionaria del satellite per le comunicazioni Intelsat35e.
Sul versante cinese, l’emittente televisiva CGTN ha comunicato che il vettore denominato Long March 5 ha “cominciato a mostrare malfunzionamenti già poco dopo il decollo”. Gli osservatori dalla torre di controllo, che hanno avuto modo di visionare le riprese del decollo, affermano di aver visto degli sbuffi di gas fuoriuscire durante la separazione del primo stadio, un evento che può significare un malfunzionamento di uno o entrambi i motori dello stadio centrale. Il lancio, che avrebbe dovuto essere il secondo per il programma Long March 5, il più potente fra i vettori cinesi, avrebbe dovuto portare in orbita geostazionaria il satellite per le comunicazioni Shijian-18. La mancata riuscita del lancio non è però un evento isolato. Si tratta, infatti, del secondo incidente in due settimane, con il primo che ha coinvolto il Long March 3B, che avrebbe dovuto trasportare il Chinasat-9A in orbita geostazionaria per il 19 giugno, ma che non è riuscito ha raggiungere l’orbita designata. Il prossimo lancio avverrà a novembre, con un altro vettore del programma Long March 5, il quale trasporterà l’astronave Chang’e-5, attraverso la quale il governo cinese vuole aprire la via all’esplorazione dello spazio profondo con astronauti.