Fioramonti: l’Italia è una presenza importante per lo spazio

Di Michela Della Maggesa

“La nostra presenza spaziale nel mondo è importante perché le nostre basi sono in vari continenti, siamo tra i primi Paesi europei in quanto a capacità di lancio, di produzione di nuove tecnologie. Oltre alla nostra storia abbiamo adesso Luca Parmitano che gestisce la Stazione Spaziale Internazionale, quindi una fase particolarmente importante e propizia per i nostri ricercatori, i nostri ingegneri, coloro che fanno grande l’esperienza di ricerca del nostro Paese in questo settore”. Così il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, intervenuto alla presentazione del New Space Economy European Expoforum (NSE), che si terrà a Roma a dicembre.

“Lo spazio è nelle nostre vite – ha proseguito il Ministro -, migliora le nostre capacità di produzione agricola, soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici dove le risorse vanno ottimizzate; lo spazio ci consente di monitorare la stabilità dei nostri edifici, la stabilità delle scuole. Ed è per questo che si parla sempre più di space economy”.  Il ministro ha inoltre spiegato che pochi mesi fa l’Italia, con una delegazione in Europa di cui lui stesso era a capo, “ha ottenuto un budget specifico per la ricerca aerospaziale. L’Italia sicuramente può essere una delle punte di diamante di questo percorso”.

La Fondazione Edoardo Amaldi e Fiera Roma, hanno presentato  la prima edizione dell’ Expo-Forum Europeo sulla New Space Economy, con l’obbiettivo di coinvolgere  tutti gli stakeholder appartenenti a questo nuovo ecosistema: grandi e piccole aziende del settore spaziale, agenzie spaziali, governi, utenti  ed investitori internazionali, businness angels e  venture capital, PMI innovative da settori non spaziali, start-up e incubatori, centri di ricerca e università. L’obiettivo è quello di raggiungere anche  gli attori che rappresentano nuove tecnologie e processi (ad es. AI, robotica, I4.0, Lean management, design ecc.), i servizi basati sui dati e gli  attori di settori tradizionali che esprimono un potenziale nella contesto della New Space Economy.

“New Space Economy ExpoForum – dichiara Roberto Battiston, coordinatore del comitato scientifico del progetto e direttore scientifico della Fondazione Amaldi – è il primo evento interamente dedicato alle potenzialità dell’economia spaziale, che vede l’Italia in prima fila a livello mondiale. Il programma PLATiNO dell’Asi del 2016 per lo sviluppo dei piccoli satelliti ad alta tecnologia, il lancio nel 2016 da parte del Mise e dell’Asi del grande piano di partnership pubblico privato  Space Economy, l’ingresso in borsa di Avio nel 2017 sono degli esempi di come la filiera spaziale italiana, compresa quella regionale, si stia sviluppando lungo le linee della Space Economy. Questa economia si sviluppa creando ed individuando nuove opportunità e mercati sia nazionali che internazionali, che sfruttano i dati e le risorse spaziali. NSE European ExpoForum è un altro tassello della Space Economy italiana, offrendo una esposizione ed un forum che si propongono come aggregatori di diverse comunità di utenti e fornitori di servizi. La partecipazione dell’ ESA,  della GSA, di SatCen e delle principali agenzie spaziali europee ed internazionali conferisce a questa prima edizione un grandissimo prestigio”.

“L’Italia conta oltre 250 aziende impegnate in  settori industriali legati all’aerospaziale, attente a innovazione, produzione intelligente, nuove tecnologie, industria 4.0. In Italia la Space Economy  muove poco meno di 2 miliardi di euro; a livello globale circa 300 miliardi di euro. New Space Economy European ExpoForum vuole mettere a sistema le potenzialità rappresentate da questo orizzonte”. Spiega Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera Roma