Italia e Canada discutono di space economy

Di Michela Della Maggesa

Lo spazio e le sue applicazioni, nonché la spinta economica che deriva dal comparto sono stati al centro di un dibattito che si è tenuto ieri alla John Cabot University di Roma, organizzato dalla Canadian Chamber in Italy. A discuterne, Giulio Ranzo, ceo di Avio, che a Colleferro produce il 65% del lanciatore dell’Agenzia spaziale europea, Vega; Giuseppe Aridon, vice president strategie di Telespazio; Ursula Castillo Guevara, European Space Policy Institute – che ha posto l’accento sull’aspetto regolatorio delle principali questioni che riguardano lo spazio -; Nino Pace di CGI e Gerardo Lancio di Lazio Innova.

“Lo spazio sta diventando sempre più rilevante, non solo per gli aspetti commerciali a cui è legato, ma anche sotto il profilo geopolitico”, afferma Aridon, spiegando che il comparto, dove si stanno affacciando nuovi protagonisti sulla scena mondiale, specie nei settori delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra necessità dell’apporto istituzionale al fine di sviluppare nuove capacità, grazie a satelliti sempre più flessibili e riconfigurabili.

“Il numero dei servizi offerti dai satelliti aumenta costantemente, basta pensare ai social”. Ha detto Giulio Ranzo. “OneWeb, ma questo è solo un esempio, sta lavorando ad una costellazione di piccoli satelliti in grado di fornire una copertura internet ultraveloce su tutto il globo”. La prima fase del progetto della società americana prevede l’invio in orbita di 650 satelliti per avviare il segnale internet dallo spazio per arrivare alla quota finale di 900.

Il piano di Oneweb prevede la messa in orbita di circa 30 satelliti al mese, in modo da creare una rete satellitare in grado di sostenere delle connessioni dimostrative entro l’anno prossimo  di rendere operativa la rete nel 2021. “I servizi aumenteranno velocemente e in maniera esponenziale nell’economia mondiale”. Ha aggiunto il ceo di Avio. “Lo spazio tuttavia è un settore complicato e costoso e la sfida è quello di renderlo accessibile, grazie alle nuove tecnologie, a costi sempre più competitivi.”

La Space Economy riveste un ruolo sempre più importante in molti Paesi, Canada compreso, che ha appena annunciato investimenti per 2,05 miliardi di dollari nei futuri programmi spaziali. “L’esplorazione spaziale è entrata in un nuovo capitolo e il Canada vuole farne parte”. Ha dichiarato il primo ministro Justin Trudeau lo scorso febbraio.  “Il Canada andrà sulla Luna”, ha aggiunto, spiegando che il Paese parteciperà al programma guidato dalla Nasa “Lunar Gateway” mirato a riportare l’uomo sulla Luna e a porre le basi per la successiva esplorazione di Marte. Da questo investimento il Canada si attende centinaia di posti di lavoro per scienziati ingegneri e tecnici in ogni campo connesso allo spazio.